Sondaggio Ipsos per il Corriere: alle elezioni europee per il PD è nuovo quasi 1 elettore su 2, fra i “grillini” 3 su 5 confermano il proprio voto
A circa un mese dalle elezioni europee, il Corriere della Sera del 26 aprile pubblica uno studio realizzato da Ispos sui flussi elettorali riguardanti le attuali intenzioni di voto rispetto alle politiche 2013.
Il primo dato che emerge dal sondaggio riguarda la “fedeltà” al partito votato lo scorso anno, che si dimostra essere maggiore per la Lega Nord (il 67% è pronto a confermare il proprio voto) e il PD (64%), ma anche gli elettori dell’ex-PDL risultato intenzionati a votare per il 59% Forza Italia e l’8% la lista NCD-UDC; il 59% dei “grillini” inoltre conferma il proprio voto alle elezioni europee. I meno fedeli al voto del 2013 risultano essere, invece, gli elettori di Scelta Civica (soltanto il 17% votera la lista Scelta Europea-ALDE) e della sinistra radicale (SEL e Rivoluzione Civile alle Politiche), fra i quali solo il 27% è intenzionato ad esprimere la propria preferenza per la lista L’Altra Europa per Tsipras, che riunisce SEL e Rifondazione Comunista. Ancora con una bassa percentuale di fedeltà risulta l’elettorato UDC (il 37% intende votare la lista NCD-UDC).
I maggiori cambiamenti nelle intenzioni di voto riguardano così per quanto riguarda il Partito Democratico la conquista del 36% dei consensi di Scelta Civica, del 25% dei voti dell’UDC, del 18% delle preferenze andate nel 2013 fra SEL e Ingroia e del 16% dei voti “grillini”. Altri spostamenti significativi riguardano poi la lista NCD-UDC che conquistano il 17% degli ex-elettori di Fratelli d’Italia e l’11% dei voti ex-“montiani”. In vista delle elezioni europee finiscono verso l’area dell’astensione o dell’indecisione, inoltre, il 39% dei voti di SEL e Rivoluzione Civile, il 27% dei voti di Fratelli d’Italia e il 26% dei voti del PD, mentre quest’area non supera il 15% negli elettorati 2013 di Lega Nord soprattutto (4%), ma anche di Movimento 5 Stelle (13%) e PDL (14%).
Analizzando infine gli attuali elettorati risultanti dalle intenzioni di voto alle elezioni europee, il consenso del PD di Renzi risulta fra i più compositi, con il 56% di voti già “suoi”, ma anche con fette importanti provenienti innanzitutto da M5S e Scelta Civica; gli elettori a 5 Stelle all’80% hanno già votato il Movimento alle Politiche, mentre il restante 20% risulta particolarmente variegato, così come accade anche per Forza Italia, dove il 77% degli intenzionati a votare il partito è composto da elettori PDL del 2013 e nel 23% restante non si evidenzia una forza politica che contribuisce più delle altre. Da sottolineare ancora come la lista Tsipras, oltre che dal suo bacino “naturale” (SEL e Rivoluzione Civile), acquisti consenso da PD (21%) e da M5S (16%), mentre Fratelli d’Italia veda il proprio elettorato attuale composto da suoi precedenti elettori solo per il 25%, da ex-PDL al 23%, ex-M5S al 15% e votanti di una serie di altri partiti, oltre che da astenuti per l’11%.