Destra, la ricetta della Rauti: “Costruiamo una nuova casa comune e sfidiamo il renzismo”
La Destra non è morta. Può rinascere. Ad affermarlo è Isabella Rauti, portavoce nazionale del movimento Prima l’Italia. Secondo la Rauti, “i tempi per riaggregare la destra in una nuova alleanza sono maturi visto quanto sta accadendo in Europa con il successo del modello lepenista, identitario e sociale, che sta raccogliendo consensi mentre in Italia il centrodestra è in crisi”.
L’idea è semplice. “Vogliamo costruire una casa comune, e dobbiamo riaggregare le tante anime delle destra, che hanno patito molte diaspore- spiega Rauti all’Adnkronos – Con il movimento Prima l’Italia, che è il nostro laboratorio politico abbiamo lanciato un incontro dibattito su questo tema valorizzando anche il percorso fatto con Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale e l’Officina per l’italia”.
Alla base del progetto la lotta al renzismo. Rauti punta il dito contro l’attuale leader del Pd e presidente del Consiglio perché “Renzi è un potere camuffato da sinistra, un’esperienza poco autentica, pur prendendo atto del consenso che ottiene , anche attraverso molte promesse e pochi fatti, e grazie allo smart style efficace”.
Rauti spiega perchè la destra italiana si è persa negli ultimi anni. “La destra è stata capace di vincere e governare, ma non ha mantenuto la sua identità ed ha perso molti consensi. Penso che la fusione a freddo tra An e Fi, nel Pdl, abbia finito per annacquare le differenze e le identità e per restituire un partito vasto, ma non radicato sul territorio, avvolto in molti personalismi, e tutto sommato opaco”. Adesso i tempi sono maturi per far rinascere la destra. Come è presto detto. “Partiamo da tutti quelli che sono e vogliono essere alternativi alla sinistra, che vogliono costruire progetti con i valori della destra, nazionale identitaria e sociale”.
“Nella nuova casa possono entrare tutti coloro che oggi sono realmente alternativi alla sinistra”, spiega la portavoce del movimento Prima l’Italia. “Salvini, per esempio, dice cose di destra ma non ha una storia di destra, noi, che invece veniamo dalla destra, abbiamo una storia precisa, se ricominciamo a dire cose di destra ne abbiamo diritto maggiore”.