Al sindaco di Verona Flavio Tosi non piace il protagonismo del leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Soprattutto in Veneto dove il Carroccio alle prossime regionali potrebbe correre in solitaria. Scelta giudicata sbagliata dal primo cittadino veronese. “Io credo che Alessandra Moretti cercherà di riunire più liste possibili. Visto che io voglio che Zaia vinca, credo che dovremmo fare lo stesso. È la Liga veneta a decidere con quali liste e con quali alleati si corre. Quando abbiamo rifatto lo statuto con Maroni dopo le vicende del cerchio magico, si è deciso per un modello realmente federalista e non milanocentrico. L’obiettivo era, ed è, evitare l’ uomo solo al comando”. spiega Tosi in un’intervista alla Stampa.
“Io credo che si debba ricostruire il centrodestra con tutti quelli che vogliono farlo: la Lega, certo, ma anche Fitto, la Meloni, e pure Berlusconi. Se ragioniamo sulle esclusioni invece che sulle inclusioni, perderemo sempre” osserva Tosi. “Dobbiamo fare come il centrosinistra: marciare separati ma colpire uniti”. Sulle unioni civili, “non sono un tema politico. Con la segreteria Maroni si era deciso che sulle questioni etiche ci fosse libertà di coscienza, com’è giusto che sia”, rileva Tosi. “Non facciamo confusione: qui non si parla di matrimoni fra persone dello stesso sesso o di adozioni gay, ma solo di riconoscere il fatto che c’ è chi convive e di conseguenza ha i diritti delle coppie. Un atto di civiltà”.