Fare le riforme che servono al Paese con l’aiuto della sinistra. L’ex presidente del Pd, Gianni Cuperlo, dalle colonne di Repubblica, fa un invito al premier. “Renzi deve capire che nella fatica del consenso dentro il suo partito oltre all’efficacia delle scelte c’è anche la cifra della sua autorevolezza. Io gli dico: cambiamo l’ Italia come mai prima, ma facciamolo con la sinistra”
Sulla fine del patto del Nazareno “non sarò io a vestire il lutto. Piuttosto l’insieme di questi fatti chiede uno scatto”, afferma Cuperlo. “Renzi è stato abile, ha compreso il senso del confronto nel Pd. Il nome di Mattarella era tra quelli sostenuti dalle minoranze e, per una volta, l’ascolto ha prevalso sulla diffidenza. Lo considero un bene. Se esiste un metodo Mattarella è fatto di condivisione, della capacità di scegliere le persone giuste e dell’ascolto del Parlamento”. La sinistra, aggiunge, “deve guardarsi dentro con sincerità. Renzi ha trovato in errori e avarizie di prima un viatico per la rottamazione. Io dico, cominciare daccapo prima che la casa si svuoti”.
L’esponente della minoranza Pd chiede di cambiare le riforme. “Su quella costituzionale rischia di uscire un modello ambiguo. Non si è scelto tra un Senato delle garanzie o delle autonomie. Allora finchè siamo in tempo cambiamo quello che va corretto tanto più dopo la fine del Patto del Nazareno. Lo dico al premier: fidati di più del Parlamento e del tuo partito. Quando lo hai fatto non te ne sei pentito”. Da cambiare c’è anche l’Italicum: “Coi capolista bloccati avremo una maggioranza di nominati e non è una scelta popolare. Perchè non consentire gli apparentamenti al ballottaggio?”.