Negli ultimi sondaggi elettorali di Demos, così come per gli altri istituti, emerge l’effetto Quirinale, ovvero la ripresa nelle intenzioni di voto del PD, dopo la vittoria nella partita per la scelta del nuovo Presidente della Repubblica, che è quello voluto da Renzi, Mattarella.
Il PD così sale dal 36,3% al 37,7%, il massimo degli ultimi mesi, a spese principalmente di Forza Italia, che perde l’1,5% andando al 14,3% e della Lega Nord che perde quanto guadagnato negli ultimi tempi, calando del 1,7% dal 13% al 11,3%.
In avanzamento invece Sel e il resto della sinistra al 5% e NCD-UDC al 5,1%, risultati di tutto rilievo per entrambi i partiti.
Stabile il M5S al 19,8%, che sfiora sempre il 20% senza per ora raggiungerlo, e in avanzamento Fratelli d’Italia che passa dal 3,3% al 3,6%
Sondaggi elettorali Demos: rimbalza il consenso per il governo e Renzi
Sale un poco, comunque non andando oltre i valori di dicembre, la fiducia al governo, al 46%, +4% rispetto al 42% precedente.
Si tratta di un aumento presso tutte le forze politiche, dal PD ovviamente, soprattutto ai centristi presso cui il governo guadagna il 12% di consenso.
Consenso che rimane comunque basso presso le forze di opposizione, con il minimo tra gli elettori del M5S.
Da segnalare però l’ulteriore calo tra gli astenuti, un segnale da non sottovalutare, tra costoro il governo ha solo il 24% di consenso
Parallelamente sale anche il gradimento per Renzi stesso, al 49% rispetto al 46% precedente, staccando così maggiormente i suoi avversari rispetto ai precedenti sondaggi elettorali. Ora è a +16% rispetto a Salvini che è al 33%, l’1% in meno rispetto a prima. Sale comunque anche il consenso per Giorgia Meloni, al 29%, e per Vendola, +6%. Stabili su livelli bassi Berlusconi, Alfano, Grillo.
Sondaggi elettorali Demos: al 59% la fiducia in Mattarella
Non poteva mancare tra i sondaggi elettorali la domanda sul nuovo Presidente della Repubblica Mattarella. Il successore di Napolitano piace al 59% degli italiani, non tantissimo per un inquilino del Quirinale, ma di più di quanto raggiunto dal predecessore a fine mandato, il 44%, e analogo a quanto Napolitano aveva all’inizio.
Il gradimento tra gli elettori delle varie forze politiche è analogo a quello per il governo, con i massimi tra gli elettori del PD, 79%, e i minimi tra quelli di M5S, 31%, e Forza Italia, 39%. Stranamente al 51% tra quelli di Lega Nord e Fratelli d’Italia