Il giorno dopo, su Roma splende un sole pallido tra nuvole grigie. Ma l’atmosfera è rilassata e i numeri dicono che c’è motivo di essere soddisfatti. La cerimonia di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II ha fatto convergere in città un fiume di persone. E Roma se l’è cavata bene.
Il deflusso dei pellegrini, incominciato subito dopo la fine della messa di canonizzazione, è proseguito per tutto il giorno e non ha fatto registrare particolari problemi. Almeno un milione e mezzo quelli arrivati nella Capitale. Secondo l’Ares 118 sono stati 1771 i pazienti trattati all’interno delle tende poste a protezione dell’evento. Di questi, 148 sono stati trasportati in ospedale: per lo più svenimenti, malori, contusioni.
Solo in via della Conciliazione sono state rimosse in poche ore oltre 100 tonnellate di rifiuti. I vagoni della metropolitana hanno trasportato 800 passeggeri ogni due minuti. Una quindicina di persone (soprattutto borseggiatori) sono state arrestate. Circa 12mila le ore di straordinario per le forze dell’ordine.
La doppia canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II è costata a Roma più del previsto: gli extracosti che la città ha dovuto sostenere sono lievitati dai cinque milioni inizialmente stimati a sette. Nei giorni scorsi, Marino aveva scritto al ministro Padoan sollevando la questione della spesa per un evento che non ha riguardato solo Roma e i romani. In attesa di capire se e come questi soldi rientreranno nelle casse capitoline, Marino si gode il successo di una giornata che sul calendario era stata segnata con un bel cerchietto rosso. Il sindaco ha detto che Roma ha fatto “una straordinaria figura”.
Lasciando la sala operativa della protezione civile, ieri sera, il primo cittadino ha dichiarato che “l’amministrazione di Roma ha dimostrato di saper lavorare in modo rigoroso. È stato uno sforzo straordinario, la città non solo è ordinata ma non ci sono stati disagi. Sono orgoglioso del lavoro di tutti, sono grato a tutti per la figura straordinaria che ci hanno fatto fare davanti al pianeta”.
Marino ha parlato anche del suo incontro con Papa Francesco, subito dopo la cerimonia di canonizzazione, quando il pontefice lo ha fatto salire sulla papamobile: “Ero molto emozionato, ma felice. Gli ho ricordato che mesi fa mi aveva detto scherzando, ‘lei ballerà quel 27 di aprile’, intendendo dire le difficoltà che avremmo avuto. Così gli ho detto: “Ha visto? Ce l’abbiamo fatta, con l’aiuto di tutti siamo riusciti ad organizzare la giornata nel modo migliore. E allora abbiamo fatto una battuta su questo ricordo”.
Dal ministro dell’Interno Angelino Alfano è arrivato il ringraziamento per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine: “Ancora una volta il complesso e sofisticato meccanismo di sicurezza che abbiamo messo in atto ha consentito la serena partecipazione di oltre un milione di pellegrini e oltre cento delegazioni straniere, altamente rappresentative, all’imponente cerimonia di piazza San Pietro”.