Prima l’Italia apre oggi a Roma il cantiere per la nuova destra con un mega convegno al teatro Adriano al quale partecipano diversi leader politici, da Isabella Rauti a Giorgia Meloni che ha salutato i partecipanti con un lungo intervento di saluto. “Cara Isabella, cari amici, voglio innanzitutto ringraziarvi per questa nuova occasione di confronto sul futuro della Destra italiana. Sono passati poco più di due anni da quando, con lucida follia, insieme a tanti altri scegliemmo di provare a tenere viva l’esperienza originale della Destra dando vita a Fratelli d’Italia”.
“È grazie a quell’atto di amore se oggi è possibile parlare di come ricostruire una grande Destra senza che quei valori perdessero (e sarebbe stata la prima volta dal dopoguerra) la propria rappresentanza politica in Parlamento. Allo stesso modo è grazie al contributo di molti, compresi molti tra voi, se oggi quel progetto ha definito meglio i propri contorni culturali e la propria proposta politica e si può porre come base indispensabile per una nuova ripartenza, per un nuovo inizio”.
“La vocazione all’apertura è nel Dna di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. Fin dal primo giorno abbiamo provato ad unire al filone proveniente dalle fila della Destra nazionale le esperienze di chi, provenendo da altre sensibilità culturali, voleva ricostruire una grande area all’insegna della sovranità e dell’identità nazionale. Abbiamo proseguito questo percorso con l’Officina per l’Italia che ha portato a nuove importanti adesioni, tanto di esponenti apicali quanto di quadri territoriali”.
“Poi è venuto il congresso di Fiuggi nel quale abbiamo ricollegato anche simbolicamente questo percorso all’eredità culturale di Alleanza Nazionale. E non vogliamo fermarci, vogliamo continuare ad accogliere quanti in buona fede hanno creduto che questi valori potessero trovare cittadinanza in altri contenitori e oggi, delusione dopo delusione, si stanno ricredendo. È un appello che rivolgiamo alle anime ancora disperse della destra, a quanti non si rassegnano alla deriva renziana di Forza Italia e NCD, persino a chi ha creduto che l’ansia di pulizia e rinnovamento della Destra potesse incarnarsi nel vaffa di Grillo”.