Una delegazione del M5S, composta dal direttorio e da alcuni parlamentari siciliani, stamani ha visto il pm Nino Di Matteo.
“Stamattina – scrive il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio su Fb, dove posta una foto della delegazione grillina e rilancia l’hashtag #Siamotuttininodimatteo – siamo stati al Palazzo di Giustizia di Palermo per incontrare Nino Di Matteo, il giudice che sta seguendo l’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia”.
“Speriamo che il Presidente della Repubblica abbia parole di incoraggiamento per i magistrati italiani e nello specifico di chi cerca la verità sui veri mandanti delle stragi di mafia in questo Paese. Nino Di Matteo verrà alla Camera dei Deputati. La lotta alla mafia è prima di tutto fatta di segnali chiari e inequivocabili da parte delle Istituzioni. Noi abbiamo scelto da che parte stare”.
Dal M5S sollecitazioni a Mattarella
Da Di Maio a Di Battista. Anche il deputato Alessandro Di Battista chiede maggiore attenzione per il Pm. “Chiediamo al nuovo Presidente della Repubblica, che ha fatto un ottimo discorso su lotta alla mafia e corruzione, di esprimere la sua solidarietà a un magistrato che non è stato solo minacciato ma è stato addirittura intercettato Totò Riina che se ne augura la morte”.
Al termine dell’incontro svoltosi presso Palazzo di Giustizia di Palermo, fra una delegazione di pentastellati e il pm antimafia Nino Di Matteo Di Battista ha anche detto: “Napolitano non si è degnato di spendere una parola nei confronti del giudice Di Matteo ci auguriamo che Mattarella, che non è in conflitto d’interesse rispetto alla trattativa Stato-Mafia, lo faccia”.
D’Uva (M5S) Di Matteo vive isolamento istituzionale
Della delegazione ha fatto parte anche Francesco D’Uva, deputato del M5S e componente della Commissione Antimafia. “Abbiamo constatato con amarezza l’isolamento istituzionale di cui è vittima il pm Nino Di Matteo. Siamo qui per dimostrargli la nostra vicinanza”. A proposito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, sulla quale il magistrato indaga, D’Uva ha aggiunto: “è importante indagare sul passato anche per conoscere il presente”. Il parlamentare ha concluso: “vedremo come renderci utili, stando attenti a non essere strumentalizzati”.