Noi con Salvini, il leader leghista replica alle accuse su Faraone e Nino D’Angelo
Querele a pioggia. E’ l’annuncio di Matteo Salvini in seguito alle “notizie false, diffamatorie e senza alcun fondamento pubblicate con il solo scopo di danneggiarci”. La denuncia del leader leghista arriva a seguito della diffusione di notizie legate a Noi con Salvini, il movimento siciliano che sostiene la battaglia politica leghista.
L’accusa è duplice. La prima si riferisce alla presunta vicinanza al movimento da parte di Giuseppe Faraone, consigliere comunale di Palermo arrestato oggi per mafia. La seconda, invece, riguarda il presunto utilizzo di una canzone di Nino D’Angelo sempre da parte del movimento. Ma Salvini non ci sta ed affida ad una secca nota la sua replica: “Abbiamo predisposto già querele nei confronti di chi si ostina a dare spazio a false notizie il cui ricavato andrà in beneficenza”.
Querela per chi accosta a mio nome consigliere palermitano arrestato. La pazienza ha un limite, le cazzate di certi giornalisti no! #Salvini
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 9 Febbraio 2015
Noi con Salvini, la duplice accusa
Salvini cerca di smontare entrambe le accuse: “Per quanto riguarda la vicenda Faraone specifico che non lo conosco, non so chi sia, non fa parte di NcS. Il problema Faraone è tutto di Crocetta”. Secca anche la replica a proposito del brano di Nino D’Angelo: “Altrettante querele sono pronte per chi continuerà a sostenere o scrivere di un improbabile utilizzo di canzoni di Nino D’Angelo da parte di NcS”.