Pippo Civati non crede alla rottura del Patto del Nazareno. Anzi, ha paura che il Pd possa trasformarsi in una nuova “balena bianca”. Un’enorme barca che diventa il rifugio di transfughi di altri partiti, da Gal ad ex M5S fino ad arrivare a forzisti scontenti. “Sono pessimista: non credo che cambieranno le riforme e, a leggere quello che dice il governo sul lavoro, se cambierà, sarà in peggio. Non aiuta nemmeno l’atteggiamento nei confronti della Grecia: altro che asse mediterraneo. Resta da capire se, per contrastare la balena, si riuscirà a mettere su un equipaggio di persone libere e non-in-vendita. Se ci riusciremo, questa sarà una piccola novità nel deserto oceanico della politica italiana. Il messaggio nella bottiglia è rivolto a tutte e tutti” scrive sul suo blog il deputato della minoranza Pd.
La balena cui fa riferimento Civati è il Pd che si allarga a nuovi ingressi ed è perciò stata paragonato da qualcuno alla “Balena bianca”. “Mentre Gal è al centro delle grandi manovre della balena – osserva il deputato – qualcuno pone la questione in modo diverso. Come Francesco Campanella, ex-M5s, che subordina qualsiasi discussione sul sostegno alle politiche del governo alla qualità delle politiche del governo. Sembra una banalità, anzi lo è sicuramente, ma è rivoluzionaria, soprattutto di fronte al grande gruppo misto che si sta formando». Da qui Civati propone di partire «per contrastare la balena”.