“Qualche giorno fa, con me, durante l’elezione del Capo dello Stato, Mario Monti mi ha confessato: “La politica non è pane per i miei denti’”. Lo ha detto il deputato di Scelta Civica Mariano Rabino, responsabile organizzativo del partito guidato da Enrico Zanetti, ai microfoni di 24Mattino di Alessandro Milan su Radio 24. “Monti – ha aggiunto Rabino a Radio 24 – credo che sia stato un grande Presidente del Consiglio chiamato dalle circostanze, non certo autocandidatosi o autopropostosi. Dopodiché lo stesso Monti ha manifestato nel settore della politica una qualche difficoltà, così come io proverei difficoltà ad esercitarmi magari nell’ippica o nella botanica”. Non doveva fare Scelta Civica? “Col senno di poi, dal suo punto di vista, indubbiamente è così”.
Per quanto riguarda le fuoriuscite, o “transumanze” come le ha chiamate lo stesso Rabino, da Scelta Civica al Pd da parte di molti parlamentari ha detto: “I fatti sono sotto gli occhi di tutti. Lasciare il proprio partito, con uno strappo, a due giorni dal congresso del partito grazie al quale hai assunto incarichi importanti, non è esattamente una cosa brillante ed elegante. Si può anche cambiare partito – ha continuato Rabino a radio 24 – io non demonizzo chi lo fa, ma demonizzo chi lo fa senza stile, magari senza mettere in discussione i ruoli di prestigio che ha avuto grazie a quel partito”. Su Borletti Buitoni: “Ha detto che la poltrona di sottosegretario è a disposizione di Renzi? In politica le dimissioni si danno. Non si offrono, non si prefigurano, non si profilano. Si danno”.