Sondaggio Ipsos per il Corriere: gli elettori di destra contro Alfano
Il consueto e ricco sondaggio Ipsos realizzato per il Corriere della Sera riesce nell’opera di fare un quadro riassuntivo delle opinioni e degli umori dell’opinione pubblica dopo l’elezione al Quirinale di Sergio Mattarella. Come spesso accade in questa ricerca, le opinioni vengono filtrate a seconda dell’area politica di appartenenza del campione intervistato.
Si parte dalla domanda che tutti i sondaggisti hanno posto più volte in questa settimana: l’elezione di Mattarella rappresta una vittoria di Renzi e del Pd e una sconfitta del centro-destra che si è diviso sul voto? Anche questo sondaggio Ipsos non fa eccezione, in quanto per il 29% delle persone intervistate questa rappresenta una vittoria senza se e senza ma del centro-sinistra, la maggioranza assoluta, pari al 52%, la considera una vittoria, ma solo in parte, mentre si dichiara contrario a questa ipotesi il 9%. Come cambiano questi dati a seconda dell’area politica di riferimento? Per gli appartenenti all’area Pd-PSi-CD prevale, seppur minimamente, la considerazione della vittoria assoluta (48% vs 46%) mentre per tutte le altre aree c’è la forte sensazione che l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica sia solamente parzialmente una vittoria di Renzi e del suo schieramento. Da segnalare come sia molto alta rispetto agli altri dati, la percentuale di elettori del M5s (14%) che si oppongono a questo teorema.
Il secondo quesito concentra la sua attenzione in Forza Italia e rivolge in particolar modo il suo sguardo a Silvio Berlusconi. Gli italiani continuano a credere che l’ex cavaliere anche questa volta, in un modo o in un altro, tornerà in sella e riuscirà a guidare il centro-destra italiano. Brutte notizie, quindi, per gli aspiranti leader di Forza Italia, per gli elettori il punto di riferimento in quel partito resta l’ex Presidente del Consiglio. Perchè accade questo? Senza scomodare politologi illustri, Forza Italia è il partito personale per eccellenza ed è quindi logico che nell’opinione pubblica non possa esistere il partito senza il suo leader. I destini sono incrociati. Tornando ai dati del sondaggio, la maggioranza assoluta (55%) sostiene che Berlusconi sarà in grado di riprendersi il partito. Questa percentuale tocca livelli bulgari e raggiunge il 92% se si guarda all’interno di FI.
Il terzo quesito riguarda direttamente il Ministro degli Interni, Angelino Alfano e la sua scelta di votare Mattarella. In questo caso il quadro risulta essere molto variegato, guardando il campione nella sua interezza prevale, con buon margine, l’opinioni di quelli che avallano questa decisione (54%) mentre al 23% troviamo chi non si esprime e chi la giudica sbagliata. La situazione si ribalta completamente,però, se si guarda all’interno dell’area di FI e della Destra. In questo caso prevale l’idea del “tradimento” infatti il 64% non perdona al leader NCD questa decisione. E’ da sottolineare come questa scelta raccolga più consensi all’interno dell’area Pd (81%) che non in quella centrista-moderata (63%). Nell’area 5 Stelle troviamo dati molto vicini tra loro: per il 37% ha fatto bene, per 31% ha sbagliato e il 32% non sa, non essendo probabilmente interessato direttamente a questa scelta.
L’ultima domanda riguarda il centro-destra nella sua interezza, l’Ipsos ha chiesto agli italiani se ritengono possibile una riunificazione totale di quest’area politica, magari con un nuovo leader politico, o se resterà minoranza per molti anni. Prevale con il 44% la linea della mancata unità e quindi della minoranza politica ma come cambiano le percentuali guardando dentro i partiti? Nell’area democratica l’opinione prevalente aumenta la sua forza e tocca il 61%. Anche nell’area popolare prevale questa linea con 48% dei consensi mentre l’ipotesi di nuovo Polo delle Liberta 2.0 raggiunge il 37%. Diverso il quadro negli ambienti di Forza Italia e di destra che invece credono sia possibile quest’operazione politica (58%).