Tra i ventisette ordini di custodia cautelare eseguiti la scorsa notte nell’ambito dell’operazione “Apocalisse 2” figura anche quello del consigliere comunale di Palermo Giuseppe Faraone, 69 anni, soprannominato “Pino”. L’uomo – il cui nome era già stato tirato fuori la scorsa estate durante la prima operazione antimafia “Apocalisse” – è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Sembra infatti che Faraone, geometra in pensione oggi nella lista “Megafono di Crocetta”, abbia fatto da intermediario per la “messa a posto” di un quartiere edile.
Il percorso politico del consigliere palermitano risulta essere molto vario: partito con l’Udc nella lista “Amo Palermo” ,Faraone si è poi schierato con Crocetta, ma in ultimo sembra aver aderito al nuovo movimento “Noi con Salvini” – come testimonia la pagina dei gruppi consiliari sul sito del comune di Palermo, dove appare il suo nome accanto al simbolo del movimento del segretario leghista. Proprio Salvini, soprattutto in vista del recente arresto di Faraone, ha invece smentito l’associazione con il consigliere e ha dichiarato: “Abbiamo predisposto già querele nei confronti di chi si ostina a dare spazio a false notizie il cui ricavato andrà in beneficenza. Per quanto riguarda la vicenda Faraone specifico che non lo conosco, non so chi sia, non fa parte di NcS. Il problema Faraone è tutto di Crocetta.”
Faraone è inoltre un ex assessore ai Beni Culturali sempre nella Provincia di Palermo che nel 2012 si era candidato all’Ars (Assemblea Regionale Siciliana) senza riuscire ad essere eletto. Il suo arresto, come quello degli altri ventisei indagati, è stato reso possibile dal notevole slancio ricevuto dall’indagine grazie all’aiuto delle stesse vittime del pizzo, le quali hanno collaborato con magistrati e pubblici ministeri raccontandogli delle pressioni ricevute dalle cosche per le “messe a posto”. “L’inchiesta antimafia contro alcuni clan palermitani per fatti che risultano estranei all’attività dell’amministrazione comunale, hanno visto l’importante collaborazione dei cittadini”, ha detto lo stesso Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, che ha disposto l’adozione del provvedimento a carico del consigliere Faraone.
Un ruolo fondamentale per la riuscita dell’operazione antimafia “Apocalisse 2” è stato inoltre quello svolto dall’associazione Addiopizzo la quale, a seguito di alcuni precedenti arresti, era entrata in contatto con quei commercianti e imprenditori che avevano subito estorsioni e li aveva convinti a collaborare con la giustizia.