Lavoro, l’impegno del ministro Poletti
Il progetto Garanzia giovani partirà “come previsto”, il 1 maggio. Lo assicura il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che in un’intervista in apertura dell’ Unità spiega: il programma si rivolge “a tutti quelli che non studiano, non lavorano e non stanno seguendo nessun corso formativo. I cosiddetti neet”, tra i 15 e i 29 anni. “Per loro dal primo maggio è possibile registrarsi sul portale garanzia giovani. Tutti verranno chiamati per un colloquio, da cui scaturirà un profilo“.
“Sulla base di questo profilo – aggiunge il ministro – entro 4 mesi sarà fatta una proposta concreta. Potrà essere un contratto di apprendistato, un corso di formazione, un percorso di specializzazione o un servizio civile”. Quanto al passaggio del testo del decreto lavoro a Palazzo Madama, l’ex presidente Legacoop riflette: “E’ normale che il Senato svolga la sua funzione, che è quella di esaminare il testo e quindi anche di emendarlo. Il dato importante per me è che si rimanga fedeli agli elementi di fondo del decreto e che si rispettino i tempi per la conversione in legge”.
La Camera, continua Poletti, “ha mantenuto le caratteristiche essenziali dell’intervento, che sono la durata del contratti a termine di 36 mesi, l’eliminazione della causale, la semplificazione anche rispetto all’apprendistato”. E all’accusa della Cgil di un contrasto tra decreto e disegno di legge delega risponde: “Il decreto è in sostanza una semplificazione che dà certezze alle aziende. I dati ci dicono che il 70% dei contratti a termine tra gli avviamenti al lavoro è figlio anche di incertezza sulla causale». «Potenzialmente la formula introdotta dal decreto stabilizza di più. In ogni caso il decreto prevede un monitoraggio tra 12 mesi. In quell’occasione vedremo se questa ipotesi è confermata: io non mi impicco a un’idea”.