Riforme, il Pd minaccia le opposizioni: “Ritirate emendamenti o ci sarà seduta fiume in aula”
Riforme: ecco l’obiettivo principale del Pd targato Renzi e del suo Governo. Con o senza il sostegno di Forza Italia. L’elezione del Presidente della Repubblica Mattarella ha affievolito o per alcuni rotto il Patto del Nazareno e l’accordo tra Renzi e Berlusconi.
La prima ripercussione è arrivata ieri sul tema riforme con le dimissioni da relatore del parlamentare di Forza Italia Francesco Paolo Sisto (“L’ho fatto a ragion veduta, pensandoci tutta la notte – ha detto alla Stampa – E poi hanno parlato chiaramente i principali esponenti del partito: Berlusconi, Fitto e Brunetta. La rottura del patto è stata sul metodo che ha portato all’elezione di Mattarella”). Ma Renzi non intende farsi intimorire. Il premier intende tirare dritto sulle riforme “come prima, più di prima”.
Secondo il ragionamento di Renzi la minaccia di elezioni anticipate da parte di Berlusconi non fa che aumentare i numeri in Senato e portare la legislatura a scadenza naturale nel 2018. Proprio in Senato Renzi conta di incrementare la forza numerica della sua maggioranza magari con nuovi approdi da altri gruppi sulla scorta del recente passaggio di una pattuglia di parlamentari da Scelta Civica al Partito Democratico. Rispetto al suo interlocutore Renzi ragiona: “Berlusconi si è messo in un vicolo cieco”.
Riforme, Guerini (Pd): pronti anche al no-stop
Oggi si è tornati in aula. Le opposizioni, con capofila Forza Italia, sono sul piede di guerra e hanno annunciato l’ostruzionismo.”Dal Pd abbiamo ricevuto violenza, e la nostra difesa è democrazia” ha detto Danilo Toninelli del M5S. Nichi Vendola ha invitato Renzi e il Pd “a fermare la macchina perchè la Costituzione è anima del Paese e l’idea che possa essere cambiata con l’imprimatur berlusconiano la troviamo contraddittoria”.
La Presidente della Camera Laura Boldrini “ha auspicato” che le opposizioni non si concentrino “su pratiche meramente ostruzionistiche e da parte della maggioranza e del governo un atteggiamento che eviti improduttivi irrigidimenti” mentre al governo ha chiesto “più ascolto”. Boldrini è poi venuta incontro alle opposizioni allunga i tempi aggiuntivi per l’esame delle riforme nell’Aula della Camera.
Intanto il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in un’intervista a Repubblica ha avvertito Forza Italia: “I numeri ci sono, non abbiamo bisogno di soccorritori e soccorsi. Arriveremo all’ approdo velocemente. Certo c’è l’ostruzionismo, ma non abbiamo paura di stare ore e ore in aula, siamo disponibili anche a una no-stop”. Il Pd ha infatti chiesto all’opposizione di ritirare la gran parte dei 3000 subemendamenti presentati alla riforma costituzionale. Se la trattativa non andrà a buon fine, questa sera il capogruppo Roberto Speranza chiederà la seduta fiume in Aula.
Sibilia al PD: M5S disponibile per rilancio Paese
“Il Patto del Nazareno sta sulle nostre spalle da 20 anni. Ma invece del patto del Nazareno, facciamo il patto di San Bernardino da Siena, che è il protettore degli imprenditori onesti”. È la proposta lanciata da Carlo Sibilia, deputato e membro del ‘direttorio’ del MoVimento Cinque Stelle, questa mattina ad Agorà, su Rai Tre. Spiega Sibilia: “Facciamo insieme al Partito democratico, se lo vogliono fare, delle misure che facciano ripartire il nostro paese. Partiamo dal reddito di cittadinanza, oppure partiamo dall’abolizione dell’Irap, tagliamo le pensioni d’oro e aboliamo Equitalia. Con queste quattro cose sicuramente l’economia riesce a ripartire”.