Berlusconi Salvini: fa discutere la ritrovata intesa per un’alleanza alle prossime regionali tra Forza Italia e la Lega. Si dividono sul giudizio sia gli osservatori che i protagonisti della politica.
Tra coloro che guardano con favore alla ritrovata intesa tra le due forze politiche alleate negli anni al Governo c’è il padre fondatore della Lega Umberto Bossi.
Secondo Bossi: “Il riavvicinamento con Berlusconi è obbligatorio” che intervistato da Repubblica aggiunge: “adesso ci sono le Regionali. Se vogliamo vincere dobbiamo stare insieme”, ma il patto non è ancora operativo su tutto: “Eh…da qui a parlare, come fa Brunetta, di un’alleanza a trecentosessanta gradi… ce ne corre!”.
“In aula Brunetta ha presentato migliaia di subemendamenti tanto per fare ostruzionismo, ma noi mica li votiamo tutti. Diciamo sì solo alle cose che hanno un senso, non votiamo tanto per fare”. Il patto del Nazareno è davvero saltato? “Ho visto che Salvini è stato prudente, aspetta i fatti. Secondo me fa bene. Con Berlusconi bisogna sempre essere cauti”.
Casini: con egemonia a Lega si apre autostrada a Pd
Al contrario di Bossi un altro protagonista dei governi di centrodestra qual è Pier Ferdinando Casini dell’UDC si dice contrario all’accordo Berlusconi Salvini. “L’area moderata è alla ricerca di identità smarrite, non trovano pace, non riescono a costruire un insediamento politico e sociale alternativo a Renzi”, e rispetto al passato gli equilibri sono diversi: “Bossi era trainato da Forza Italia, oggi è Salvini la lepre dietro cui corrono tutti”.
Intervistato dal Corriere della Sera Casini argomenta: “i moderati si sono adagiati su Berlusconi e hanno rinunciato a raggiungere la maggiore età. Oggi lui sta cercando di rispondere al disagio del suo elettorato. Ma dare l’egemonia a Salvini è il più grande favore per Renzi”.
Se Berlusconi “privilegia la Lega può vincere in qualche regione, ma prepara un’autostrada per Renzi”. “Il presidente del Consiglio, se vuole fare lo statista” non deve “umiliare gli alleati” avverte Casini.
Toti (Forza Italia): senza alleanze giusta Lega conta meno di prima
“La Lega di Bossi, con il 4-5% dei voti, aveva ministri che pesavano molto, oggi la Lega rischia di pesare molto meno, nonostante sia accreditata del 13-14%. Senza le alleanze giuste in politica non si conta. Come ha detto Bossi, primum vincere. Ragioniamo regione per regione sulle alleanza amministrative che dobbiamo tutelare. In Veneto per esempio l’amministrazione ha lavorato molto bene, così come in Lombardia”. Così Giovanni Toti, europarlamentare di Fi, questa mattina ad Agorà, su Rai Tre. “Anche da Ncd, che oggi appoggia un governo di centrosinistra, serve un segnale di buona volontà per la coalizione”.
FINE DISPACCIO