Gli idonei della PA “meritano attenzione soprattutto dopo che leggi e sentenze hanno chiesto di ricorre alle graduatorie prima di nuovi concorsi, ma questa attenzione non si può tradurre come per i vincitori in un diritto, in una certezza”. Così il ministro Marianna Madia: “Vogliamo tutelare le loro aspettative ma non a danno dei vincitori”.
Ora, dato il superamento delle Province, previsto dalla legge Delrio, “noi, come Governo, concentriamo ogni sforzo per ricollocare, in base alle loro competenze e negli uffici dove ce ne è bisogno, tanti dipendenti pubblici”, spiega il ministro della Pubblica Amministrazione, nel corso del Question Time alla Camera. A riguardo il ministro porta come esempio quello degli uffici giudiziari, dove “proprio attraverso la mobilità dei dipendenti delle Province si vogliono colmare le carenze di organico”.
Tutto ciò, sottolinea Madia, senza “nulla toglie ai vincitori di concorso, a cui il Governo riconosce assoluta priorità. E – ricorda – la Legge di Stabilità ha fatto salvi i vincitori di concorso”. Quindi, prosegue il ministro, i vincitori si trovano in “una situazione diversa e di maggior diritto rispetto agli idonei”. Sul punto, infatti, il ministro evidenzia come “non sia ammissibile che la Pubblica Amministrazione bandisca un concorso per determinati posti e poi non assuma i vincitori. Ed è anche per evitare quest’effetto, avuto negli anni passati, che nel dl 90 sono state semplificate le procedure per assumere ed è stata eliminata la doppia autorizzazione per assumere, oggi invece è unica”.
Sulla questione ‘Quota 96‘ per diverse ragioni non si sono verificate le condizioni per un intervento unico». Così il ministro Pa Marianna Madia al question time. Sono, aggiunge. “Circa 4mila docenti, dati Inps confermati dal Miur, a cui possiamo sottrarre circa mille insegnati che verranno tutelati dalla sesta salvaguardia”.