Si compatta il fronte filorusso in Europa. I partiti europei, sia di destra sia di sinistra, populisti o meno, che sostengono la Russia di Putin rappresentano un terzo dell’emiciclo di Strasburgo secondo il The Economist. Alcuni di essi non nascondono le proprie ambizioni di governo dei rispettivi paesi, mentre altri al governo ci sono già.
Syriza
Il partito di Tsipras, anche prima di vincere le elezioni di fine gennaio, poteva vantare degli stretti legami col Cremlino. Adesso che la formazione di sinistra è al governo in Grecia, la possibilità che Atene entri nell’orbita di Mosca non appare poi così improbabile. Alexis Tsipras ha più volte criticato l’Europa sulle sanzioni contro la Russia. Durante una visita a Mosca dello scorso maggio, l’attuale premier greco ha sostenuto le elezioni tenute dai separatisti nelle regioni sud orientali ucraine, le stesse che l’Occidente ha denunciato come illegittime.
In molti collegano il riavvicinamento della Grecia alla Russia, contestuale alla crisi ucraina, al blocco delle importazioni dall’Europa attuata da Mosca: Atene avrebbe perso 430 milioni di euro, ha detto Kostas Isihos, responsabile della politica estera di Syriza, all’indomani del voto greco. Inoltre, come ha detto l’economista Jacques Sapir, intervistato da Le Figaro, “se la Grecia dovesse dichiarare default e uscire – di fatto – dalla zona euro, si può benissimo immaginare un accordo di swap tra la Banca Centrale della Grecia e la Banca Centrale della Russia per consentire alla Grecia di tornare alla sua moneta nazionale con delle riserve di valuta estera sufficienti”.
Podemos
Pablo Iglesias, leader del partito anti-sistema spagnolo Podemos, ha accusato l’Occidente di usare due pesi e due misure nei riguardi della Russia e delle autorità ucraine salite al potere dopo i fatti di Maidan Nazalezhnosti: “non bisogna dimenticare che l’UE ha sostenuto un cambiamento di potere illegale in Ucraina e la scalata al governo di un partito neo-nazista – diceva Iglesias a Novembre – alcuni leader europei hanno preso parte a manifestazioni pubbliche insieme ai neo-nazisti, questo è troppo lontano dai valori europei“. Podemos al momento ha scavalcato popolari e socialisti nei sondaggi e risulta il primo partito nelle intenzioni di voto degli spagnoli.
Front National
Marine Le Pen, leader del Front National, non ha mai nascosto la propria ammirazione per Putin. A quanto pare Mosca ricambia affettuosamente. Il Front National ha già ricevuto 10 milioni di dollari per finanziare la propria corsa all’Eliseo da una banca molto vicina al Cremlino; sarebbe solo la prima tranche di una somma che dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di dollari.
La Le Pen ha detto che le banche francesi si rifiutano di concedere prestiti al suo partito, Putin dal canto suo non vede l’ora di poter fare uno sgambetto a Francois Hollande. Il Presidente francese, dopo un vertice NATO tenutosi a Settembre in Galles, ha fatto in modo di rinviare la consegna di due portaelicotteri di costruzione francese all’indirizzo di Mosca, adducendo come motivo l’intervento occulto della Russia in Ucraina.