Bologna, 1 maggio 1994: all’Ospedale Maggiore muore Ayrton Senna, uno sportivo immenso e considerato il più forte pilota di Formula 1 mai esistito. Quella assurda domenica di 21 anni fa, in quella maledetta curva Tamburello del circuito di Imola, il grande Ayrton ci salutava per sempre, dopo aver vinto tutto e aver scritto la storia di uno sport affascinante ma pericolosissimo. Ieri vi abbiamo raccontato dei suoi inizi, del suo esordio in Formula 1 e di quel memorabile GP di Monaco a bordo di una lenta Toleman. Proprio nel circuito cittadino più famoso al mondo è iniziato il duello più spettacolare di sempre e destinato a durare per molte stagioni, quello con Alain Prost.
La Lotus, il primo GP vinto e la chiamata che non ti aspetti..
Quando Ayrton passa alla Lotus, nel 1985, in tanti scommettono su di lui ma ben presto le cose non vanno come sarebbero dovute andare. Certo, il biennio alla scuderia inglese non può considerarsi un fallimento, visti i GP vinti ( 6 in totale ) e i buoni piazzamenti nel Mondiale piloti. Il pilota non riesce a sfondare, a causa di una macchina velocissima in prova ma inaffidabile in gara. La telefonata che non ti aspetti arriva ad inizio del 1988, quando un giovane ma già vincente Ron Dennis, gli avanza la proposta della vita: “Ti aspettiamo in McLaren, il tuo compagno di squadra sarà Alain Prost”. Per Senna è il coronamento di un sogno, ma è anche l’inizio della leggenda: a partire da quella stagione comincerà il duello più affascinante ma, al tempo stesso, più violento mai visto in Formula 1.
Senna-Prost: 1 a 0
Tra l’emergente brasiliano e il già affermato francese sarà un rapporto di amore e odio, tra abbracci e scazzottate. Se all’inizio i due si rendono protagonisti di divertenti siparietti davanti ai giornalisti di tutto il mondo, dopo il GP del Portogallo ad Estoril e quelle manovre al limite della legalità, i due si odieranno tantissimo e vivranno da separati in casa. La prima stagione con la McLaren sarà un trionfo per Senna, con il Mondiale piloti vinto a Suzuka, alla penultima gara, dopo una gara capace di emozionarti anche dopo molti anni.
Colpi probiti
La stagione seguente, datata 1989, verrà ricordata come la più folle in assoluto: Prost arriva in Giappone con un po’ di vantaggio in classifica su Senna, ma in gara si scatena una battaglia non adatta ai deboli di cuore. Quando mancano pochi giri al termine del GP, ecco il sorpasso più discusso della storia, al termine del quale Prost sarà costretto a ritirarsi mentre Senna, spinto dai commissari e dopo aver tagliato la chicane, riuscirà a tornare in pista e tagliare per primo il traguardo. A fine gara i due piloti McLaren verranno convocati dal francese Jean-Marie Balestre, il presidente della FIA, da sempre grande amico di Prost e nemico dichiarato dello spregiudicato Senna. Come andò a finire? Senna squalificato per aver tagliato la chicane e Prost campione del mondo. “Balestre mi rubò un titolo nel 1989”, dirà Ayrton qualche anno dopo.