L’agenda ambiziosa di Padoan: “Lotta alla povertà e sviluppo sostenibile”
“Credo che abbiamo di fronte anni difficili, siamo chiamati a formare una nuova partnership globale per eliminare la povertà e per lo sviluppo sostenibile”. Il ministro dell’economia è sicuro: la crisi sarà ancora lunga, il 2015 sarà un “anno decisivo” ma “l’Italia è pronta a fare la propria parte” in questi due settori, di vitale importanza per la crescita mondiale e della nostra penisola. Lo ha affermato in un intervento dinanzi al Consiglio dei Governatori dell’Ifad, il fondo internazionale per lo sviluppo agricolo.
In aumento la solidarietà europea
Padoan è ottimista: “Nonostante le continue sfide economiche, molti europei credono che debbano essere aumentati gli aiuti”. I governi dovranno adottare “politiche economiche sostenibili”, con l’uso di risorse pubbliche, “rafforzate tramite la cooperazione e la solidarietà”. Infatti il 2015 è un anno cruciale, perché in teoria scadrebbero gli obiettivi stabiliti da 191 paesi delle Nazioni Unite nel 2000: i Millennium Development Goals.
Tra i quali si trovano l’eliminazione della povertà estrema e della fame, per ora un’utopia, e la creazione di una parternship mondiale per lo sviluppo. Per questo il ministro crede nella messa a punto di “una nuova ambiziosa agenda per lo sradicamento della povertà e dello sviluppo sostenibile”. Bisognerà puntare su “investimenti a lungo termine in settori di importanza critica tra cui l’energia sostenibile.
Expo riflette le nostre contraddizioni
La manifestazione che inizierà a maggio a Milano sarà “un’occasione per riflettere sulle contraddizioni del nostro mondo”, soprattutto a livello alimentare. È un dato che circa “un terzo del cibo prodotto ogni anno va perduto o sprecato”, mentre si vedono “da un parte 800 milioni di persone cronicamente denutrite e dall’altra molte altre che muoiono per malattie legate a diete troppo ricche”.