Su Leo Messi, il dio del calcio che il prossimo 6 giugno sfiderà col suo Barcellona a Berlino la Juventus nella finale di Champions League, si sa tutto o quasi. In pochi sanno però, che la ‘pulce’ argentina ha giocato nel lontano 2003 un torneo giovanile internazionale in Italia, più precisamente a San Giorgio della Richinvelda, paese in provincia di Pordenone. In quell’edizione Messi si mise in luce segnando una caterva di goal, trascinando alla vittoria il Barcellona ma sbagliando anche un rigore. In una lunga intervista al quotidiano Il Gazzettino, il portiere che allora lo fermò dagli 11 metri dispensa qualche piccolo consiglio a Gigi Buffon, casomai per decretare la squadra campione d’Europa dovessero essere utili i tiri dal dischetto.
Extraterrestre già a 16
Il ventisettenne Riccardo Vit ricorda con grande emozione quei giorni, nonostante sconfitte piuttosto pesanti. “Fu una partita a senso unico” racconta, “il Barcellona alla fine vinse contro di noi 16 a 0, gli spagnoli ci massacrarono”. Vit, che continua a giocare a calcio ma a livello amatoriale, passa poi alla descrizione del giovanissimo Messi, “già allora numero 10 del Barça, magrolino, basso ma mostruosamente agile col pallone tra i piedi, infatti mi segnò alcuni goal”. L’argentino insomma, già da ragazzino era un fenomeno regalando giocate provenienti da un altro pianeta.
“Caro Gigi, così si parano i rigori a Messi”
Non tutti sono riusciti a parare i rigori a Messi ma lui, seppur siano passati 12 anni, ci è riuscito. “Si, ho parato un rigore a Messi” confessa un emozionato Vit, “anche se a nulla servì per il risultato poiché la mia squadra era già abbondantemente sotto”. In vista della finalissima di Berlino, il portiere friulano dà qualche piccolo consiglio al ‘collega di reparto’ bianconero, uno tra i più forti di sempre: “Ho guardato il pallone fino all’ultimo e, quando ha calciato, io mi sono buttato sulla destra spedendo il pallone in corner”. Chissà se al capitano juventino e della nostra Nazionale potrà servire..