È per l’avvicinarsi delle elezioni regionali 2015 che in Veneto sono iniziate le prime battaglie: il quarantenne Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario veneto della Lega Nord, sembra infatti che stia valutando seriamente la possibilità di una sua candidatura in prima persona da opporre a quella del governatore Luca Zaia (quarantenne anche lui). È questa la mossa del primo cittadino veronese che ha fatto scoppiare una sorta di guerriglia tra le due ali della Lega, quella lombarda – rappresentata e ultimamente rinforzata da Matteo Salvini – e quella veneta.
Il primo faccia a faccia tra Tosi e Zaia è avvenuto il 16 febbraio a Vicenza ed è stato mediato proprio dall’attuale leader del Carroccio: il sindaco veronese ha concretamente esposto la sua volontà di imporre il “modello Verona” per le prossime regionali di maggio, cioè di creare una lista Lega supportata da alcune liste civiche, mentre l’attuale governatore veneto vorrebbe correre con una Lista Lega-Zaia . In questo scontro aperto il segretario nazionale della Lega Matteo Salvini ha cercato di moderare soprattutto la posizione di Tosi. Ieri sulla sua pagina facebook si leggeva infatti: “Incontro con Zaia e Tosi. Penso e spero che si troverà un accordo e che nessuno perda tempo a litigare. Per il bene dei veneti e della Lega, la priorità è garantire altri 5 anni di buon governo di Luca Zaia, il governatore più amato d’Italia. Chiunque pensi ad altri candidati fa il gioco della sinistra. Il mio parere è che la lista Lega insieme alla “Lista Zaia” vincerebbe alla grande. Che ogni leghista, anzi, che ogni cittadino si impegni per mandare a casa il governo delle tasse e degli immigrati!”.
Ciò su cui la rivendicazione di Tosi si appoggia è il patto del Pirellone, il quale stabiliva gli accordi per la transizione dalla lega di Maroni: a Salvini sarebbe andata la guida nazionale del partito, mentre a Tosi la premiership. Tuttavia questo patto potrebbe non essere più osservato nel momento in cui Salvini fa funzionare la Lega e fa proposte vincenti; d’altronde, se il partito del Carroccio si è faticosamente ripulito da tutti gli scandali in cui era stato coinvolto e ha riconquistato il 14 per cento, il merito è proprio di Salvini. Ma anche lo stesso Flavio Tosi ha avuto il suo rilevante ruolo nella riabilitazione del brand Lega e oggi richiama i suoi “diritti”: il sindaco ha inoltre partecipato a un incontro su “Riforme delle autonomie locali e governo del territorio” a Cartigliano, dove si è discusso della possibilità di concedere più autonomia alle segreterie federali del partito e dove, alla presenza dell’ex ministro per lo Sviluppo Economico che ha fondato il movimento Italia Unica, Corrado Passera, si è arrivati anche a considerare l’ipotesi di uno schieramento terzopolista per le future regionali.