Al via alla Camera dei Deputati la presentazione delle mozioni sul riconoscimento della Palestina da parte della Repubblica Italiana. Un atto considerato “prematuro” dall’ambasciata israeliana a Roma, che, però, trova favorevoli molti partiti.
Sel e Psi presentano le mozioni in conferenza stampa
Tra i partiti favorevoli, spiccano Sel e il Psi, che hanno presentato, durante una conferenza stampa, le loro mozioni, orientate “alla soluzione due popoli, due stati”. “Riconoscere lo stato di Palestina è un aiuto al processo negoziale, non è una mozione contro Israele ma per Israele, per garantire al popolo israeliano di vivere in sicurezza” ha affermato Erasmo Palazzotto, deputato primo firmatario della mozione del partito di Vendola.
Anche per il capogruppo di Sel a Montecitorio Arturo Scotto si tratta di “un giorno estremamente importante per il nostro Paese e per l’Europa” perché l’intento di riconoscere Palestina è mirata a far riaprire nuovamente i negoziati con Israele.
Dello stesso parere è la socialista Pia Locatelli, prima firmataria dell’altra mozione. “Non dobbiamo aspettare che ripartano i negoziati per riconoscere lo Stato della Palestina, ma dobbiamo riconoscere subito lo Stato della Palestina affinché ripartano in negoziati” ha affermato la deputata, che ha menzionato il riconoscimento della Palestina quale Stato osservatore all’Assemblea generale dell’Onu, approvato nel 2012 al Palazzo di Vetro.
Appello di Baruch al riconoscimento
Anche l’ex diplomatico israeliano Ilan Baruch, presente in conferenza stampa, ha esortato il parlamento italiano a votare il riconoscimento della Palestina, presentando un testo-appello di 1000 intellettuali israeliani in merito. Nel chiedere all’Europa di sostenere “i confini del ’67”, Baruch ritiene, infatti, che si debba seguire “la strada della legalità che consiste nel tornare al tavolo e riaprire i negoziati”, perché “se questa viene a mancare i palestinesi non hanno altra scelta e questo potrebbe portare ad un escalation di violenza”. Il riconoscimento da parte dell’Italia, poi, secondo Baruch, è importante perché importante è il ruolo che il nostro Paese ha “nello scacchiere del Mediterraneo”.
Mozioni anche da M5S, Pd e Ncd
Favorevole al riconoscimento, poi, è anche il M5S, che ha presentato una mozione con primo firmatario Gianluca Rizzo. “Non ha importanza quale mozione sarà approvata” hanno affermato i parlamentari grillini della commissione Esteri aggiungendo che “questa volta è l’obiettivo che conta, ovvero restituire al popolo palestinese ai suoi diritti. L’auspicio è che il Partito Democratico, anche in questa circostanza, non volti le spalle”.
Anche i democratici sono a favore del riconoscimento dello Stato palestinese, annunciando la presentazione di una mozione preparata dal responsabile degli Esteri Enzo Ammendola. Il testo, poi, potrebbe trovare anche la convergenza del Ncd: “Vediamo. Ne stiamo discutendo” ha affermato Fabrizio Cicchitto.
Il partito di Alfano, ha sottolineato il presidente della commissione Esteri, sta lavorando ad un testo che “prevede il riconoscimento del principio ‘due popoli due Stati’ ma nell’ambito di un’opzione politica” che favorisca le intese tra israeliani e palestinesi.
No della Lega
“Nessun riconoscimento dello Stato di Palestina in assenza di accordi bilaterali con Israele” è la posizione dei parlamentari leghisti, che hanno preparato una contro-mozione. Lo scopo del Carroccio è quello di “bandire ogni tentativo unilaterale dell’Anp di ottenere riconoscimenti ideologici”.
Israele: “Prematuro, allontana la pace”
Duro il commento dell’ambasciata israeliana a Roma: “È chiaro che qualsiasi riconoscimento prematuro non farebbe altro che incoraggiare i palestinesi a non ritornare ai negoziati con Israele e allontanerebbe ulteriormente le possibilità di una pace”.