Ennesimo caso all’interno della Polizia Penitenziaria. Questa volta, ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, la vicenda di un detenuto romeno di 39 anni, condannato all’ergastolo per l’omicidio di un anziano nel 2007. L’uomo, Ioan Gabriel Barbuta, si è impiccato ieri nella sua cella nel carcere di Opera a Milano. Il gesto ha scatenato una vera e propria canea sul gruppo Facebook di uno dei sindacati della Polizia Penitenziaria, l’Alsippe. Numerosissimi infatti sono stati i commenti di poliziotti e sindacalisti che hanno esultato per il tragico evento. Si va dal “beviamo alla faccia sua” all’ “uno di meno”. Il caso ha ovviamente destato furibonde polemiche politiche.
Il Pd non ci sta, Orlando convoca il capo del Dap
“Il ministro della giustizia Andrea Orlando, in seguito agli intollerabili commenti pubblicati sulla pagina Facebook del sindacato di polizia penitenziaria Alsippe, ha fissato un incontro per domani con il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Santi Consolo, per avere elementi sull’inchiesta interna avviata e per valutare i provvedimenti da adottare”. Lo comunica una nota del Ministero. Il Guardasigilli convocherà inoltre nei prossimi giorni “le sigle sindacali della Polizia Penitenziaria perché discutere dell’accaduto e di come evitare che simili inqualificabili comportamenti possano ripetersi”.
Sempre sul fronte Pd, i senatori del Pd Roberto Cociancich, Laura Cantini ed Andrea Marcucci hanno annunciato un’interrogazione al ministro Orlano: “I commenti pubblicati sulla pagina Facebook del sindacato di polizia penitenziaria Alsippe sono inqualificabili. Bene l’indagine interna avviata dal Dap, il ministro Orlando intervenga con urgenza. Ci chiediamo se i post in questione siano stati scritti da agenti in servizio e nel caso se non sia necessario valutare sanzioni”. “Aspettiamo – continuano – che i rappresentanti di Alleanza sindacale Polizia Penitenziaria siano ascoltati-sottolineano i parolamentari dem- per capire la loro posizione. Le parole usate sul social network, a poche ore dalla morte del detenuto Ioan Gabriel Barbuta, sono barbare e spregevoli. Vorremmo sapere se i commenti in libertà espressi su Facebook siano in qualche modo riconducibili alla posizione della sigla sindacale?”, concludono i senatori.
Salvini “Non giustifico ma capisco”
Matteo Salvini, segretario della Lega nord, parla di “commento che a mente fredda uno non avrebbe fatto” e poi spiega: “Conoscendo quali sono le condizioni in cui lavorano gli agenti della Polizia Penitenziaria non dico che giustifico ma capisco”.