Dopo una stagione al limite del ridicolo con compratori fittizi e compratori reali che finiscono in manette, è stato dichiarato il fallimento del Parma FC. Nessuna offerta, infatti, è giunta dalle cordate private che si erano dette intenzionate a rilevare il club al fine di pagare i debiti (che si aggirano intorno ai 22 milioni di €) e ricostruire una grande squadra.
Esisterà un nuovo Parma? non è detto.
“I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, comunicano che alle ore 14.00 di oggi 22 giugno 2015 non è pervenuta alcuna offerta per l’acquisto dell’azienda sportiva. Nelle prossime ore i curatori si riuniranno con il Comitato dei Creditori e il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato per le necessarie determinazioni in merito alla procedura fallimentare e all’esercizio provvisorio dell’impresa“. Con questo comunicato, pubblicato nel primo pomeriggio, sono svanite le speranze dei tifosi di vedere il Parma in Serie B l’anno prossimo. Se esisterà una nuova società calcistica ducale ripartirà dai dilettanti, sempre che qualcuno abbia l’intenzione di crearla, cosa che non è per nulla scontata. Muore oggi dunque un altro pezzo di storia del calcio italiano ed europeo: negli anni ’90, infatti, il Parma si era reso protagonista di un decennio da sogno con la vittoria di due coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa delle Coppe, due coppe UEFA e una Supercoppa UEFA. Era l’epoca di Callisto Tenzi, un presidente che ha segnato gioia e dolori del Parma poiché, dopo aver portato i crociati ai vertici del calcio europeo, si rende protagonista del crack Parmalat che coinvolge anche la squadra. In quell’occasione, però, grazie alla Legge Marzano, il Parma si salva grazie ad una nuova società e riesce ad evitare la retrocessione in serie cadetta, anzi, grazie alle sentenze di Calciopoli, dopo un solo anno il Parma rientrò in Europa.
La chiusura dell’esercizio provvisorio
Qualche ora dopo, un nuovo comunicato mette definitivamente la parola “fine” sull’avventura del Parma – come se ci fossero mai stati dubbi – “I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, comunicano che il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato, previo confronto con il Comitato dei Creditori, ha preso atto dell’assenza di offerte per l’acquisto dell’azienda sportiva e ha pertanto constatato l’assenza dei presupposti per l’ulteriore prosecuzione dell’esercizio provvisorio che terminerà con la giornata odierna. I curatori comunicano altresì di avere inoltrato richiesta alla FIGC affinché sia comunque consentito alla squadra giovanile partecipante al campionato Giovanissimi Nazionali, di disputare le partite di semifinale e finale previste nei prossimi giorni. Le attività della procedura proseguiranno ora attraverso la determinazione delle passività non sportive, la liquidazione dell’attivo, l’accertamento delle responsabilità del dissesto e del mancato controllo, con le conseguenti azioni risarcitorie“.