Matteo Salvini continua a puntare alla leadership del centrodestra andando per la sua strada: “Nessuno può autoproclamarsi leader” anche se per guidare il centrodestra “comunque passerei da un’investitura dei cittadini, con le primarie”.
Matteo Salvini, segretario federale della Lega in un’intervista a Repubblica sottolinea che con Berlusconi sarà difficile ricucire: “alle politiche avrei un’enorme difficoltà ad allearmi con chi sta nel Ppe”. Il tema chiave è anche quello delle elezioni regionali.
Le condizioni della Lega agli alleati per le regionali
Salvini sottolinea la validità del candidato leghista in Liguria, Edoardo Rixi, “che è il più bravo, anche a detta di quelli di Forza Italia; ma non siamo egoisti, gli altri lo possono sostenere, certo non chi sta al governo con Renzi”. “Forza Italia pensa alla vecchia politica: per vincere ci si mette tutti insieme turandosi il naso”.
Salvini non è preoccupato nemmeno per il Veneto: “anzi. La sinistra ha sbagliato completamente la candidata”. “C’è solo da discutere su quante saranno le formazioni che sostengono Zaia. Finora abbiamo la Lega e la lista del governatore”. “Se ci sarà o meno Forza Italia non dipende da noi. Devono decidere: se confermano l’accordo con Alfano, liberi di farlo, ognuno per la propria strada”. “La gente ci chiede coerenza”.
Salvini: dopo regionali nulla sarà come prima
Dopo le regionali, aggiunge, “nulla sarà più come prima, tutto sta cambiando a una velocità impressionante. Renzi non arriverà alla fine dell’anno, ci saranno assetti e partiti diversi. Noi ci stiamo adeguando, le battaglie della Lega non sono più quelle di prima. Per dire, non so fino a quando la minoranza del Pd potrà continuare a ingoiare fango, o Forza Italia a non decidere. Per non parlare della crisi del M5S che continua a perdere parlamentari”.