Sondaggio Demopolis per Otto e Mezzo: dopo un anno di Governo Renzi il bonus di 80 euro è l’intervento più significativo
Nel corso del programma Otto e Mezzo di La7 è stato presentato il sondaggio Demopolis dedicato all’opinione degli italiani sul Governo Renzi ad un anno dal conferimento da parte di Giorgio Napolitano dell’incarico di formare il nuovo Governo al segretario del PD.
4 italiani su 10 esprimono un giudizio positivo sull’operato dell’Esecutivo, mentre è più alta la fiducia degli elettori nel Presidente del Consiglio. Dal 42% dei giorni dell’insediamento a Palazzo Chigi, il dato sulla fiducia in Matteo Renzi era cresciuto fino al 60% nel giugno scorso dopo il successo del PD alle Europee. Dopo un calo al 43% a metà gennaio, la fiducia è tornata a crescere con la scelta di Mattarella al Quirinale fino all’odierno 48%.
Il consenso del Premier si conferma piuttosto trasversale: secondo l’analisi per auto-collocazione politica il Premier risulta poco amato a Sinistra (34%), mentre un giudizio decisamente positivo giunge da circa i due terzi degli elettori di Centro Sinistra e di Centro. Renzi piace di più che agli elettori di Sinistra anche a coloro che si collocano politicamente nel Centro Destra (40%), mentre fra gli elettori di Destra la fiducia non supera il 20%.
Il sondaggio Demopolis mette in evidenza come, a prescindere dalle valutazioni nel merito, sono tre, nel ricordo spontaneo degli intervistati, le iniziative del primo anno di Governo più note: il 75% cita gli 80 euro in busta paga, il 53% la riforma costituzionale del Senato, il 40% il cosiddetto Jobs Act.
In testa, invece, alle scelte più apprezzate del Governo Renzi, si confermano, per 6 italiani su 10, gli ottanta euro per i lavoratori dipendenti con meno di 1.500 euro al mese; il 47% indica gli sgravi contributivi sulle nuove assunzioni nel 2015, il 45% gli interventi di edilizia scolastica, il 41% la scelta di Raffaele Cantone all’Autorità Nazionale Anticorruzione, anche per vigilare sugli appalti dell’Expo.
Quel che resta di incompiuto, secondo l’opinione pubblica, nell’azione di Governo avviata un anno fa è per ben il 71% è la mancata la riduzione delle tasse, mentre i due terzi indicano l’assenza di risultati tangibili in tema di ripresa economica ed occupazionale del Paese. Segnalazioni critiche anche sulle azioni in materia di Spending Review nella Pubblica Amministrazione (48%) e di contrasto all’evasione fiscale (43%).
Infine, la maggioranza assoluta dell’elettorato appare scettica sull’orizzonte del 2018: solo il 25%, infatti, oggi immagina che si completerà la Legislatura; per un terzo degli italiani si tornerà alle urne prima del 2018, mentre il 20% è particolarmente pessimista e ritiene che il Governo andrà ancora avanti meno di un anno.