“No comment sull’accaduto. Prendiamo atto dei numeri e andiamo avanti”. Non ha voluto dire nulla di più il presidente della Reggina Pasquale Foti riguardo l’episodio che tanto sta facendo discutere l’Italia negli ultimi giorni: durante Reggina-Cittadella, Coly, difensore della squadra veneta, avrebbe detto a Gerardi, attaccante della Reggina, di sbagliare il rigore. Il patron degli amaranto dunque ha preferito il silenzio sull’accaduto, ma non si è tirato indietro dall’assumersi colpe riguardo la pessima stagione della sua squadra.
Non hanno scelto il silenzio, invece, personaggi non coinvolti direttamente come l’ex difensore del Palermo Moris Carrozzieri che ai microfoni di TuttoB.com ha voluto dire la sua: “Non voglio pensare che si arrivi a sbagliare il calcio di rigore perché c’era un accordo. Nel calcio solitamente capita che si parla all’avversario per deconcentralo, non penso che Gerardi abbia calciato il rigore con l’intenzione di sbagliare. Capisco comunque che alle formazioni che lottano per la salvezza la cosa possa dar fastidio. Mi metto nei panni delle altre ed una situazione del genere avrebbe fatto girare le scatole anche me.”
Dalla sponda Cittadella non arrivano altro che tentativi di minimizzare l’accaduto, tentativi che non trovano d’accordo il giornalista Alfredo Pedullà: “Il Cittadella non si può permettere di dire che ciò a cui abbiamo assistito sabato in campo sono cose che capitano. Non sono cose che succedono! E non dovrebbero accadere! Il signor Marchetti (direttore generale del Cittadella, n.d.r.) non pensi di avere l’aureola. Non decide lui ciò che succede in campo e l’atteggiamento intimidatorio del post partita non fa onore al Cittadella, quindi io mi aspetto, come minimo, che venga ripristinata la chiarezza.” Riprende le parole di Pedullà anche una ex stella della Reggina, Nicola Amoruso: “”Succedono ma questo non significa che bisogna giustificarle. Esiste un complesso di regole? E allora bisogna intervenire e punire. È pur vero che in Italia, si fanno le regole e non vengono rispettate…Atteggiamenti del genere capitano e capiteranno ma ci sono codici e leggi sportive che vanno applicate”.
La questione non accenna ad una fine, e sicuramente se ne parlerà molto nei giorni a venire. La speranza di tutti è che questa non sia un’altra brutta pagina per il calcio italiano, movimento che in questo periodo nefasto avrebbe bisogno di tutt’altro.