La Champions League regala spesso questi momenti: Mourinho troverà, per l’ennesima volta, il “suo” Porto, Ibra il Malmoe, squadra con cui aveva iniziato tanti anni fa, Llorente la Juventus, lasciata pochissimi giorni fa per approdare nella calda Siviglia. Ma forse il ritorno più bollente sarà quello di Luis Enrique a Roma. Il 16 settembre il tecnico asturiano tornerà in quell’Olimpico che è stato suo dal 20 giugno 2011 al maggio 2012, quando si dimise dopo essere stato fortemente contestato dai tifosi, i quali gli riservarono più di uno striscione dispregiativo. Depurato dai lievi accenti romani, il più famoso degli sfottò suonava come ‘Luis vattene da Roma, s’è liberato il posto al Barcellona’. Dopo una breve esperienza a Vigo, coronata con una tranquilla salvezza, le cose andarono proprio così: arrivo in terra catalana e immediato triplete, condito anche dalla vittoria in Supercoppa Europea con il Siviglia. Difficile sapere se Luis Enrique abbia covato una personale vendetta, ma ora sembra che gli dei del pallone gli abbiano fornito il piatto d’argento su cui consumarla.
GIRONE E: OCCHIO AL BAYER LEVERKUSEN
Girone molto più semplice di quello dello scorso anno, ma non privo di insidie. La doppia sfida con il Barcellona sarà per la Roma un test estremamente complesso, ma il passaggio del turno si deciderà nei match con il Bayer Leverkusen, che ha spazzato via la Lazio nei preliminari, e con il Bate Borisov, apparente squadra-materasso con cui i giallorossi non dovranno avere problemi. L’ago della bilancia, però, resta il Leverkusen: la Roma vendicherà la Lazio oppure Luis Enrique si vendicherà della sua ex squadra? Solo il campo potrà rispondere.