Sondaggio Demos: in Italia è boom di euroscetticismo

Pubblicato il 25 Febbraio 2015 alle 14:33 Autore: Umberto Zimarri

Cresce a dismisura  lo scetticismo verso l‘Unione Europea e la moneta unica: questo è il risultato chiaro che emerge dal recentissimo sondaggio Demos e Pragma condotto nelle ultime settimane in 6 diversi paesi europei. Il dato diventa ancor più forte nel nostro Paese dove solo il 27,4% dichiara di aver fiducia nell’Europa. Il paese in cui traspare più consenso verso l’istituzione europea è la Germania con il 53,4% a cui seguono la Francia con il 43,0%, la Polonia con il 42,1%, la Spagna con il 40,5% ed infine la Gran Bretagna che è sulle nostre percentuali. Come spiega Ilvo Diamanti su Repubblica  “..L’Europa unita non piace a gran parte degli europei. E se la maggioranza di essi continua ad accettarla è per prudenza. Anzi, per paura. Di quel che potrebbe accadere se non ci fosse. Di quel che potrebbe capitare a chi uscisse dall’Unione.” Più che fiducia, cooperazione e unione di popoli secondo il sondaggista quello che tiene insieme gli stati europei, è semplicemente la paura di tornare indietro.

Fiducia nell'Unione Europea

Giudizi sulla moneta unicaTale sentiment trova una verifica immediata nei dati riguardo la fiducia sulla moneta unica. L’opinione prevalente è quella che l’Euro stia creando qualche problema, ma sia necessario per il benessere del vecchio continente. Su questa idea si ritrovano il 53,8 % degli italiani, il 51,8% dei francesi, il 51,4% degli iberici e il 46% dei tedeschi. Questi ultimi sono i più nostalgici rispetto alla vecchia moneta, in quanto il il 36,7% ritiene che l’Euro sia soltanto una complicazione e dovrebbe essere abbandonato. Un italiano su tre vorrebbe il ritorno alla Lira, mentre nel paese guidato da Francois Holande, il 23,1%, ha  un’ opinione completamente positiva riguardo la moneta comunitaria. In Italia solo una persona su dieci crede che l’euro abbia prodotto solo vantaggi. Particolarmente interessante per capire l’umore dell’opinione pubblica europea è analizzare i dati che vengono da Gran Bretagna e della Polonia, nazioni che usano monete nazionali. L’83,6% dei sudditi di Queen Elizabeth è contrario all’adozione dell’Euro ed anche in Polonia la grande maggioranza (70,9%) del campione non è d’accordo sulla sua introduzione.

 

 

Il sondaggio Demos ha,inoltre, filtrato i dati degli euroscettici e nell’immagine successiva viene mostrato come cambiano le percentuali a secondo della vicinanza ai partiti. I movimenti più legati all’Euro sono i socialdemocratici, Pd e Ps, mentre il dissenso più alto lo troviamo nell’Ukip (91,7%), alleato del M5S al Parlamento Europeo. Critici anche i labursti inglesi (77,2%), il Conservativ Party (85,4%) e Ump (32,5%). Nel nostro Paese, la percentuale maggiore di euro-scettici è presente all’interno della Lega Nord (43,6%) anche se sono sulle stesse percentuali sia Fi (42,1%) sia il M5S (42,6%).

In sintesi per i popoli Europei, l’Euro rappresenta l’Europa stessa e tutti i dubbi che nascono sulle politiche monetarie si riflettono di conseguenza anche sulla concezione stessa di Unione che appare troppo debole e assente sulle politiche sociali o estere, ma soprattutto non in grado di fronteggiare le gravi emergenze del terrorismo o dei migranti.

 

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