Lite Gasparri Renzi: la polemica continua. Lo scontro si anima nella giornata di domenica. In mattinata Matteo Renzi dal palco della manifestazione Pd organizzata a Roma per celebrare il Governo dichiara: “La Rai non può essere disciplinata da una legge che si chiama Gasparri…”.
La frase viene subito battuta dalle agenzie. Arriva al vicepresidente del Senato che su Twitter replica: “Caro Renzi, sei di un’abissale ignoranza, privo di basi culturali, solo chiacchiere distintivo e insider trading”. E ancora: “In quale loggia massonica di tuo padre ti hanno dettato le presunte norme per scuole e banche?”.
La furia del senatore è incontenibile: “Sei davvero una persona spregevole, torna nella loggia del babbo”. Nel frattempo il premier ospitate nella trasmissione di Lucia Annunziata su Rai 3 “In mezz’ora” ribadisce quanto già espresso sul palco di Roma.
Gasparri incontenibile twitta ancora: “Renzi è un vero imbecille”. Gli animi tesi, quello del vicepresidente del Senato per Forza Italia su tutti, non sembrano volersi distendere. Anzi, la vicenda sembra arricchirsi di un nuovo capitolo. Sul Corriere di oggi, l’intervista a Gasparri che conferma quanto già detto nei tweet.
Gasparri su Renzi: “Lui e il padre non sono massoni?”
Per il senatore azzurro nessuna esagerazione. La sua è stata una reazione comprensibile: “Non è che io la domenica mattina mi sveglio e dico: con chi posso litigare, oggi? No, io me ne sto buono buono al posto mio. Poi, però, se vengo attaccato… Scusi: perché Renzi deve offendermi in quel modo? Perché dev’essere così sprezzante con il mio cognome?”. Ha chiamato in causa il padre di Renzi, Gasparri ribadisce: “Embé? Lui e il padre non sono massoni?”. Un dubbio che il senatore prova a giustificare così: “Ma non glielo ripetono sempre tutti? E loro due, poi, perché non smentiscono? Se a me dicessero sei laziale una, due, tre, quattro volte… io alla fine mi alzerei e direi no, scusate: con tutto il rispetto per i laziali, io sono romanista. Ecco, perché Renzi e il padre se ne stanno invece sempre zitti?”.
“La conoscono, nella famiglia Renzi, la parolina de-mo-cra-zia?”
Parole pesanti. Tiziano Renzi, il padre del premier ha già annunciato di voler sporgere querela nei confronti di Gasparri che nel frattempo replica: “Ma sono io che querelo! Ho già parlato con il mio avvocato… Il Presidente del Consiglio, forte del suo incarico, non può fare il bullo!”. E sulla riforma della Rai aggiunge: “Vuole cambiare la legge che porta il mio cognome? Perfetto, non c’è niente di eterno a questo mondo. Se ne discute, si ragiona su quali modifiche siano più opportune… perché deve offendermi?”.
la legge Gasparri fu approvata dopo 6 passaggi in Parlamento, senza fiducia o decreti #mattino5 staff @forza_italia @mattino5
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) February 24, 2015
E ricorda: “Quando nel settembre del 2002 fu presentato il disegno di legge sul riassetto del sistema radiotelevisivo, a decidere fu il Parlamento… ci furono sei passaggi parlamentari e mai, ripeto mai fu chiesta la fiducia! Su un argomento così delicato, ricordo sempre a Renzi figlio, non si procede, come sembra invece intenzionato a fare, per decreto!”. Poi un altro dubbio del senatore: “La conoscono, nella famiglia Renzi, la parolina de-mo-cra-zi-a?”.
Il senatore azzurro è incontenibile “La prossima volta lo mando a quel paese”
I toni dello scontro sono aspri. “La prossima volta lo mando a quel Paese…” sbotta ancora il senatore. E poi ammette: “A me certe cose mi fanno impazzire… Ma voi non lo vedete quando si mette lì, a parlare di tv, di scuola, di economia, tutto saputello? Sa tutto lui! Purtroppo per lui, però, io non gli riconosco alcun primato culturale… Ma chi sei? Sei Dante Alighieri? Sei Machiavelli? Sei Carducci?”.
Poi ammette “Devo essere più freddo e calcolatore”
Gasparri non è nuovo ad usare toni del genere soprattutto su Twitter. Uscite furibonde figlie dell’impulso, dice. Non sopporta di essere offeso. Celebre l’episodio capitato con la 13enne che il senatore ricorda così: “La ragazzina in questione intervenne con un cinguettio mentre io stavo polemizzando con Fedez, il rapper di fede grillina. La ragazzina mi scrisse: ‘Sei un uomo sporco’. Allora, d’istinto, replicai. Forse, lo ammetto, usando parole un po’ forti: però non sapevo che avesse 13 anni, perché non è che poi su Twitter ci sia sempre l’età delle persone… Seguirono un po’ di polemicucce e io parlai, per chiarire, con il padre. Che, con notevole onestà intellettuale, mi disse: ‘Dovrei essere io a chiederle scusa’”. E riflettendo aggiunge: “Devo convincermi che un personaggio pubblico deve essere più freddo e calcolatore”.
E ancora al premier “Ma come ti permetti?”
In chiusura torna sul battibecco con il premier: “Io non ho problemi. È lui che ironizza sul mio cognome… Oh, Renzi, ma come ti permetti?”