Riforme Grecia: le proposte di Tsipras all’Eurogruppo
La Grecia ha accettato di prorogare il piano di salvataggio finanziario, l’Eurogruppo oggi esaminerà le proposte del governo Tsipras.
Le riforme di Tsipras
Duncan Waldon, autorevole giornalista della Bbc, ha scritto su Twitter che “il programma si riforme greco non ha niente a che fare con il programma di Syriza, ma con le vittorie importanti del nuovo governo”.
L’Eurogruppo, come annunciato dal suo Presidente Jeroen Dijsselbloem, si riunirà in conference call alle 14 di oggi: saranno esaminate le proposte del governo greco chiamate a bilanciare la proroga di 4 mesi del piano di salvataggio finanziario della Grecia.
Le bozze del piano di riforme elaborato dal governo Tsipras che circolano sui media internazionali rispettano quasi per intero quello che ci si poteva aspettare: Atene si impegna a riformare la base imponibile, a combattere la corruzione e a migliorare il settore pubblico. Il governo Tsipras, inoltre, promette di aumentare i salari minimi tutelando la competitività e le prospettive di occupazione, di aiutare famiglie e imprese che non sono in grado di pagare i propri debiti e, nello stesso tempo, di punire i “morosi strategici”.
Nel piano comunque si fanno delle concessioni ai creditori internazionali della Grecia: per esempio il governo non invertirà le vendite di attività statali che sono già in corso.
I punti del programma
L’agenzia di stampa Reuters ha pubblicato per intero il documento che passerà al vaglio dei ministri dell’Economia europei.
Per quanto riguarda le riforme fiscali strutturali: la Grecia si impegna a combattere l’evasione facendo uso di tutti i più moderni sistemi tecnologici, verrà anche razionalizzata l’applicazione dell’IVA in modo da massimizzare i ricavi effettivi senza che ciò abbia delle ricadute dal punto di vista della giustizia sociale.
Il governo prevede di allargare la definizione di frode fiscale e smantellare, invece, quella di immunità fiscale: insieme alle autorità europee ci si augura di poter inaugurare un database comune che aiuti a valutare la veridicità delle dichiarazioni dei redditi.
Atene si propone anche di modernizzare e rendere più trasparente il management delle finanze pubbliche. A diventare più chiaro anche il reporting delle responsabilità.
Il governo greco effettuerà un serrato controllo su ogni settore della spesa pubblica attuando una riorganizzazione della gestione insieme alla riallocazione delle risorse mal distribuite. Verranno consolidati i fondi pensione, si combatterà il contrabbando di carburante e tabacco e il “riciclaggio di denaro sporco”, si ridurranno i benefici traducibili in termini monetari della classe politica e verrà promossa una mobilità “meritocratica” delle risorse umane del settore pubblico.
La stabilità finanziaria è una priorità del nuovo governo greco: come già accennato, nel programma, oltre al proponimento di migliorare la raccolta delle tasse, è chiaro l’impegno a “decriminalizzare i piccoli debitori con piccole passività” e a “facilitare la ristrutturazione del debito privato”.
Non mancano le proposte per promuovere la crescita: “per attirare gli investimenti e utilizzare i beni dello stato in modo efficace le autorità greche si impegnano a non ripristinare le privatizzazioni già completate. Qualora il processo sia stato avviato, il governo lo rispetterà secondo la legge”. Tuttavia, il governo si propone di “rivedere le privatizzazioni che non sono ancora state avviate, al fine di migliorarne le condizioni e in modo da massimizzare i benefici a lungo termine per lo stato, generare ricavi, rafforzare la concorrenza nelle economie locali, promuovere la ripresa economica nazionale, e stimolare le prospettive di crescita a lungo termine”
Previsto anche un nuovo approccio “intelligente” alla contrattazione collettiva che “bilanci la flessibilità con l’equità”.