Qatar 2022, gli sceicchi hanno deciso: si gioca tra novembre e dicembre

Pubblicato il 24 Febbraio 2015 alle 14:12 Autore: Stefano Merlino
mondiali qatar 2022

I tanto chiacchierati mondiali di calcio del 2022 in Qatar si disputeranno, eccezionalmente, tra novembre e dicembre. E’ questa la novità delle ultime ore, dopo che la Fifa si è vista bocciare dagli sceicchi la proposta di disputare la rassegna iridata in un periodo compreso tra gennaio e maggio. L’ex colonnello svizzero Sepp Blatter, padrone indiscusso del calcio mondiale, incassa un’altra dura sconfitta e non è da escludere che questa decisione possa essere determinante per la sua rielezione.

E pensare che si doveva giocare in estate con temperature oltre i 40°.

Per la prima volta nella storia del calcio, la manifestazione intercontinentale più famosa non verrà disputata ad inizio estate. Con questa decisione, che verrà ufficializzata nei prossimi mesi, la Fifa risolve una volta per tutte una delle tante grane legate a Qatar 2022. Non bastavano infatti, le presunte mazzette e le inchieste abilmente insabbiate a rendere difficile la vita al tanto contestato Blatter, ora pentito da questa scelta definita da lui stesso “affrettata”. Il leader svizzero forse, si è lasciato prendere troppo dall’entusiasmo degli sceicchi e dai loro petroldollari anziché riflettere attorno ad un evento bocciato dalla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori e da diversi medici, preoccupati per la salute dei giocatori. Non sarebbe stato il massimo infatti, scendere in campo con temperature superiori ai 40°..

blatter-uefa

I primi mondiali autunno-invernali..

L’edizione del 2022 andrà in onda tra novembre e dicembre, periodo senz’altro favorevole per temperature più fresche, ma non solo. Secondo il calendario musulmano infatti, il Ramadan del 2022 inizierà il 3 di aprile e terminerà un mese dopo, il 3 di maggio. Sconsigliatissimo quindi, organizzare un evento calcistico intercontinentale in un paese moderno ma al tempo stesso molto religioso, nel bel mezzo del mese del digiuno. Non soltanto gli stadi rimarrebbero semivuoti, ma le stesse squadre arabe che parteciperanno potrebbero avere evidenti problemi di alimentazione.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
Tutti gli articoli di Stefano Merlino →