Marysthell Polanco, una delle olgettine, si confessa al settimanale Diva e Donna, parlando del Ruby ter, l’inchiesta che la vede indagata per corruzione in atti giudiziari. La soubrette fa riferimento, in particolar modo, alla scelta di collaborare con i magistrati, notizia che era già trapelata settimana scorsa.
Polanco: “Ho scritto alla Boccassini perché mi sembrava giusto”
Una settimana fa, infatti Polanco aveva inviato una lettera a Ilda Boccassini, il magistrato che rappresentava la pubblica accusa nei processi Ruby e Ruby bis, chiedendo di essere ascoltata. “Ho scritto a Ilda Boccassini semplicemente perchè mi sembrava una cosa giusta” ha affermato Polanco, che, ha aggiunto “voglio essere sincera…Per me stessa, ma soprattutto per mio marito e per i miei figli”. In Svizzera, dove la soubrette vive col marito, il cestista francese Westhler Molteni, la donna, che è al settimo mese di gravidanza, si dice “serena, tranquilla”, perché ha “tagliato i ponti col passato”.
Polanco, però, smentisce di aver già parlato con il magistrato: “Non ho ancora parlato coi Pm” ha detto la soubrette che ha aggiunto che “la Boccassini, qualche settimana fa, mi ha già contattato tramite email perché voleva ascoltarmi, ma non sono andata in procura perché non ho più un avvocato di cui mi possa veramente fidare”.
La soubrette, che durante le cene a Villa San Martino si travestiva proprio da Ilda Boccassini e da Obama per far ridere l’ex Cavaliere, parla, poi, anche della lettera che è stata inviata al magistrato milanese dall’indirizzo di un’altra delle olgettine, Aris Espinoza: “Lei non c’entra nulla” spiega Polanco, dicendo anche che “non c’è alcuna alleanza o fazione fra noi ragazze”.
La ragazza, poi, parla anche della mancata perquisizione: “Non mi hanno perquisita solo perché non più una casa a Milano”. La donna, infatti, ha sottolineato di aver deciso di “restituire l’abitazione a Milano 2 a Berlusconi perché porta solo guai, per me e per lui. Gli ho lasciato tutto, gli ho detto che non mi interessa niente”.