Sondaggi politici Ixè: italiani ancora molto pessimisti sulla ripresa
Ixè dedica i propri sondaggi politici a tastare il polso del sentiment degli italiani sulla possibile ripresa, sulla propria condizione economica, e in generale sulla fiducia verso il futuro.
I risultati sono negativi, non c’è ancora nessuna svolta, i pessimisti rimangono al 74%, un livello analogo a gennaio, solo un po’ minore di quello di quest’autunno, l’82%, e uguale a quello dell’estate scorsa. Di fatto coloro che avevano modificato in peggio le proprie posizioni dopo l’inaspettato peggioramento dell’economia nel corso del 2014, quando ci si aspettava una ripresa, sono tornati sulle proprie posizioni, per lo “sbuffo di ripresa” di cui parla Seminerio.
Come si vede la grande maggioranza degli italiani, il 62%, pensa che una ripresa ci sarà, ma è ancora lontana.
Sondaggi politici Ixè: più 12% gli italiani che non riescono a risparmiare
Nel complesso le condizioni economiche della propria famiglia rimangono negative per il 60%, stabili rispetto agli ultimi mesi, e addirittura in aumento rispetto all’estate 2014. La maggioranza relativa pensa che le entrate consentono appena di pagare le spese, solo il 36% riesce a vivere serenamente e senza affanni, tra l’altro in calo di 5 punti rispetto a metà 2014.
Come conseguenza delle considerazioni sul reddito Ixè chiede quindi nei propri sondaggi politici informazioni sul risparmio, su come lo si sta utilizzando, e qui vi sono le risposte forse più sconcertanti, il 59% afferma di non stare risparmiando, il 12% in più rispetto a gennaio. Certamente in questa come in altre risposte c’è molto della tipica autocommiserazione italica, ma fatta la tara a questo, vediamo che di fatto sono compresse le altre voci di possibile risparmio, in primis per il futuro dei figli e per il proprio per cui riesce a risparmiare meno del 20% degli intervistati
Sondaggi politici Ixè: l’insicurezza sul lavoro rimane alta
L’altro aspetto, molto collegato al reddito, che i sondaggi politici di Ixè mirano ad esplorare, è quello del lavoro. Il 45% continua a essere insicuro sul proprio posto, il 18% ha molta paura, e il 27% ne ha abbastanza.
Tra coloro che non hanno nessuna paura, il 31%, il sospetto è che molti siano i disoccupati e gli inattivi, e quindi non sia una statistica di cui andare orgogliosi.
Resiste invece il senso di sicurezza sociale, la gran parte degli italiani, il 57% si sente incluso nella società, il 10% in più che a gennaio. Solo il 21% si sente in qualche modo escluso, probabilmente per il ruolo della famiglia e per lo stile di vita, questo dato resiste, per esempio rispetto ad altri Paesi europei. Tuttavia senza una vera ripresa non è destinato a passare molto tempo prima che le condizioni economiche vadano a minare anche questa condizione positiva.