Dopo Rcs ora Mediaset vuole anche Rai Way. Renzi: “Il 51% rimane pubblico”
I maligni parlano già di un Nazareno-bis. Ma è ancora presto per dirlo. Anche se le pedine si muovono. E molto velocemente. Il fatto. Ieri Mediaset ha lanciato un’opa (offerta di pubblico acquisto) tramite la società che detiene le sue 1.700 torri, EI Towers, per comprare Rai Way. L’offerta è di 1.225 miliardi pari al 66% della società che controlla il segnale radiotelevisivo italiano: il 70% arriverà in contanti, mentre il restante 30% in azioni EI Towers. Con l’acquisto di Rai Way il Biscione avrebbe il monopolio sul sistema radiotelevisivo italiano. Pericolo che sta risvegliando non pochi animi da sempre in trincea contro l’abnorme conflitto d’interessi dell’ex Cavaliere.
Rai. Intanto oggi si terrà il Cda in Viale Mazzini. All’ordine del giorno ci sarà la riforma Gubitosi e il caso Verro che negli ultimi giorni ha destato non poche polemiche. La vendita di Rai Way, che vale il 65% della Rai ed è quotata in borsa dal 19 novembre scorso, potrebbe compensare i 100 milioni in meno che peseranno sulla schiena del successore di Gubitosi. Infatti l’evasione del canone si attesta intorno al 25-30%, con ulteriori perdite per l’azienda. Intanto la borsa si dimostra prudente. Dopo il botto di ieri con Rai Way in crescita del 9,4%, EI Towers del 5,2% e Mediaset dell’1,3%, stamane la seduta è stata più cauta: Piazza Affari sale dello 0,24% mentre sia Rai Way che Mediaset passano al segno meno (-1,98% e -0,74%) con EI Towers che rimane invariata.
Gasparri: “Gubitosi risponda dei danni patrimoniali”
Sempre in tema Rai, il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha usato parole dure nei confronti dell’attuale direttore generale di Viale Mazzini, accusandolo di aver inferto danni patrimoniali all’azienda. “Abbiamo segnalato, nelle forme dovute, alla Corte dei Conti, tutte le nomine aggiuntive di dirigenti, molte anche con assunzioni fatte all’esterno, attuate in Rai dal direttore generale Gubitosi. Ciò ai fini della personale responsabilità, anche patrimoniale, del direttore generale, che tiene inutilizzati numerosi dirigenti interni, comunque ovviamente pagati, e ne nomina altri con costosissime assunzioni”, fa sapere Gasparri, tramite un comunicato. “Ci saranno bei danni da rifondere. Il tutto mentre si tenta di far credere il contrario, con misure che non riducono costi e poltrone ma, inattuabili, creeranno solo confusione e contenziosi. Abbiamo segnalato nomi e costi – prosegue Gasparri – con la certezza che il responsabile degli sperperi sarà direttamente e personalmente chiamato a rispondere, rifondendo di tasca propria i danni patrimoniali fatti”.
Gubitosi: “Con ok piano cade muro dopo 35 anni”
Il Cda della Rai, riunito a Milano, ha approvato il piano Gubitosi sul riordino dei tg che dovrebbe consentire a regime risparmi compresi tra 80 e 100 milioni di euro. Secondo quanto di apprende hanno votato a favore cinque consiglieri su otto. All’esame del consiglio ora c’è una informativa sull’offerta di Ei Towers per Rai Way. “Dopo 35 anni finalmente si riesce a cambiare, cade un muro invisibile ma storico”ha commentato il Dg Rai Luigi Gubitosi dopo il via libera del Cda al suo piano che “farà arrivare l’azienda ad una redazione unica” come afferma egli stesso. “A 3 anni dall’implementazione – aggiunge – l’azienda stima di poter risparmiare con il piano stesso, 70 milioni all’anno”.
Raiway, Renzi: “Governo ha messo regole non modifica”
“Dovete considerare le operazioni di mercato per quelle che sono, non politiche ma di mercato. Per questo serve la libertà di chi è sul mercato e il rispetto delle regole. Il governo ha messo delle regole e non intende modificarle”. Così Matteo Renzi sostiene la linea del governo sull’opa di Mediaset. Le regole cui si riferisce Renzi sono contenute nel decreto della presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014, che ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota nel capitale di Ray Way non inferiore al 51.
Salvini “Riforma va fatta, ma no a Istituto Luce di Renzi”
“Per quanto riguarda la riforma della Rai è un carrozzone che va snellito ma che non diventi l’Istituto Luce al servizio di Renzi”. Lo ha detto il segretario della Lega Nord Matteo Salvini oggi a Barberino del Mugello durante una serie di incontri.