Milleproroghe, Senato dice sì alla fiducia
L’Aula del Senato ha approvato con 156 sì, 78 no e un astenuto la fiducia posta dal Governo sul decreto legge milleproroghe. Con questo voto, l’Assemblea ha dato il via libera definitivo sul provvedimento, nel testo già approvato dalla Camera. Nelle dichiarazioni di voto si sono espressi a favore della fiducia Pd e Ap mentre hanno preannunciato il no Gal, Sel, M5s, Forza Italia e Lega (che aveva annunciato la decisione di non partecipare al voto). I senatori presenti erano 236, i votanti 235 e la maggioranza fissata a quota 118. La seduta è stata tolta e l’Aula del Senato è stata convocata per martedì 3 marzo alle 12,00. Con il voto di oggi il governo Renzi incassa la sua fiducia numero 35.
Ecco tutte le proroghe
Regime dei minimi – Confermato il ripristino del vecchio regime per i contribuenti minimi, in vigore fino allo scorso 31 dicembre e poi sostituito dalla nuova imposta al 15%. Le partite Iva al di sotto dei 30mila euro che apriranno nel 2015 potranno optare per il sistema impositivo precedente, con imposta fissa al 5%. Tetto a 5 anni, con limite a 35 di età.
Accise e Caf – Chi subisce un furto verrà esentato dall’accisa sugli alcolici. Resta possibile rivalersi sul responsabile del reato. La prescrizione è valida fino alla fine del 2017. Slitta di un anno l’attuazione dei requisiti minimi richiesti ai Caf: i requisiti sul numero i di dichiarazioni trasmesse decadranno dalle annualità 2016, 2017 e 2018.
Sindaci – I primi cittadini che spiccheranno per lotta all’evasione, si potranno vedere riconoscere dallo Stato il 100% della quota riconosciuta a valere sulle somme riscosse nella lotta contro i mancati pagamenti di imposte. Per quanto riguarda il fisco, ok alla sanatoria per le delibere in ritardo sulla Tari, mentre l’Imu secondaria viene rinviata al 2016. Comuni ed enti possono continuare a riscuotere i proventi sull’occupazione del suolo pubblico e quella sulla pubblicità.
Estero – Fino al 2017, son in vigore gli incentivi fiscali per il rientro di cervelli in fuga: redditi di lavoro dipendente, d’impresa e autonomo concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito al 20% per le donne e al 30% per gli uomini.
Sfratti – Quattro mesi di respiro per le situazioni a sfratto imminente, con possibilità per i giudici di disporre la sospensione dell’esecuzione del provvedimento di allontanamento dall’abitazione.
Giustizia – Il via al processo digitale amministrativo viene prorogato al prossimo primo luglio, mentre la riforma dell’esame di avvocato viene prorogata al 2017. Rimarrà possibile utilizzare i Codici commentati anche nelle prossime due sessioni. Spostato al prossimo 30 luglio 2015 il termine per la chiusura definitiva degli uffici dei giudici di pace. Entro quella data, i Comuni potranno richiedere il mantenimento della struttura.