Ncd è “l’unico partito unito e che unisce tutti quelli che non vogliono stare sotto Salvini e non vogliono votare Partito Democratico”. Così, alla trasmissione di Raiuno Unomattina, il ministro dell’Interno e presidente di Ncd, Angelino Alfano. Secondo l’ex Pdl, da quando Ncd è al governo “un pezzo storico” del programma del centrodestra “si sta realizzando”. “Il bivio per chi non vota a sinistra – aggiunge Alfano – sta tra scegliere le cose sensate o scegliere le salvinate. Ma se Salvini non è in grado di tenere unito un partito, figuriamoci una coalizione”.
Il ministro ha parlato anche di terrorismo e sicurezza, affermando che “non esiste Paese a rischio zero, e gli obiettivi colpiti nel mondo sono stati diversi ma per l’Italia non esiste un minaccia specifica e già individuata in termini di organizzazione di un attentato”. “Dalla fine di dicembre – ha proseguito Alfano – sono stati espulsi 21 sospettati di radicalismo violento”. Si tratta di un radicalismo “che si accentua attraverso il web – ha sottolineato il ministro – che è una grande palestra di democrazia, usata dai jihadisti per fare proselitismo e guadagnare nuovi consensi. Stiamo lavorando in collaborazione con i colossi del web anche su questo fronte”.
Alfano: “Terroristi tra i migranti? Non è da escludere”
Per quanto riguarda, invece, il capitolo sbarchi, il pericolo che tra i migranti che approdano sulle nostre coste si nascondano dei terroristi non è da escludere, secondo Alfano, anche se al momento “non abbiamo traccia di presenza terroristica all’interno dei flussi migratori”. “Stiamo rafforzando ulteriormente i controlli all’ingresso – ha aggiunto – ma va ricordato all’Unione europea e alla comunità internazionale che va stabilizzata la situazione in Libia, dove dopo la cacciata di Gheddafi si è creata una situazione insostenibile, e l’Italia non può raccoglierne i ”cocci” da sola: se non si risolve la situazione lì, non si risolverà nulla. La Libia va considerata una priorità, ed è proprio grazie all’azione del nostro governo che ora se ne parla”.
Ultras violenti, Alfano: “Le norme italiane funzionano”
Infine, un commento anche sulle scorribande compiute dai tifosi del Feyenoord nella Capitale una settimana fa. Le norme italiane funzionano, ha spiegato Alfano, perché alla vergogna ultras sono seguite delle condanne, ma “l’Uefa non si può limitare alle segnalazioni. Proporrò il daspo a livello europeo, non possiamo far circolare in Europa i violenti e le tifoserie già conosciute a livello europeo come violente”, ha concluso.