E’ il giorno di Matteo Salvini a Roma. Alle ore 15:00 il segretario leghista mostrerà i muscoli in Piazza del Popolo, teatro della manifestazione “Renzi a Casa”. “La piazza sarà strapiena e pacifica. Roma lancerà un messaggio alternativo”, ha detto Salvini al quotidiano romano Il Tempo. La Capitale oggi sarà blindata: il Comune ha infatti mobilitato più di 3.000 agenti per assicurare il pacifico svolgimento delle due manifestazioni previste in giornata, ovvero quella di Salvini – con la partecipazione di Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia e dei supporter di CasaPound, sempre più “istituzionalizzata” – e il concomitante “contro-corteo” dei centri sociali che da Piazza Vittorio (presidiata dagli agenti di polizia) arriverà a Campo de’ Fiori, passando per Piazza Venezia. Matteo Salvini ha dichiarato di non temere incidenti, ma il clima potrebbe farsi incandescente, motivo per cui tra il sindaco Ignazio Marino e il questore Nicolò D’Angelo sono in corso frequenti contatti telefonici per definire le misure di sicurezza da mettere in campo oggi. Certamente non incoraggiano le premesse di ieri, quando alcuni di militanti dei movimenti di lotta per la casa hanno occupato la Basilica di Santa Maria del Popolo, prima di essere trascinati via dalle forze dell’ordine.
Salvini: “Amo Roma, ma è ladrona nei Palazzi”
L’obiettivo di Salvini è lanciare un progetto politico per una nuova destra “coerente, senza chi governa col Pd in Italia e in Europa” (leggasi Alfano), mandare a casa Renzi (“autoritario e pericoloso”; “dice più Europa? E’ come dare il gelato a un diabetico”), ma anche lgnazio Marino, perché – ha dichiarato il leader del Carroccio – Roma merita “un futuro con un sindaco normale”. Anzi, “un sindaco leghista”, per la precisione. “Non mi aspetto una condanna solo da Renzi – dice Salvini sugli scontri di ieri in piazza del Popolo – ma anche dal ministro dell’Interno Alfano e dal sindaco Marino, che rappresenta una città che non ha nulla a che fare con i centri sociali che occupano le chiese. Scene deliranti per una manifestazione pacifica e programmata”. “Io voglio bene a Roma – prosegue Salvini – come a tutte le città di un’Italia bellissima che qualcuno sta cercando di svendere”. Basta con “Roma Ladrona”, quindi? Niente affatto. “Guardate Buzzi e Mafia Capitale. Ma io ce l’ho con i palazzi del potere – sottolinea il segretario leghista – mica con il tassista o con il giornalaio”. Secondo Salvini, “la Capitale è intrisa di malaffare” e “se davvero dovessero arrivare nuovi arresti e nuovi indagati, Marino dovrebbe dimettersi per far votare i romani a maggio”.
#RENZIACASA, UN POPOLO CHE RICONQUISTA IL PROPRIO FUTURO #SALVINI pic.twitter.com/2yaNh4BSwy
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 28 Febbraio 2015
CasaPound, Di Stefano: “Se Salvini ha coraggio, ci farà parlare”
“Noi oggi siamo in piazza con Matteo Salvini. Il percorso è chiaro e preciso. Salvini ha imposto un cambiamento radicale nel suo movimento e noi siamo con lui per vincere”. Così Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound. Oggi “saremo tra i 5 e i 7mila. Chi oggi viene in piazza riconosce Salvini come leader naturale da contrapporre a Renzi”. Poi, sulla possibilità di prendere la parola sul palco di Piazza del Popolo: “Se il ragazzo (Salvini, ndr) ha coraggio, ci farà parlare”. Il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, ha voluto commentare così ai microfoni di Sky l’asse Lega-CasaPound: “Ciascuno ha la libertà di manifestare, come è giusto che sia, e di scegliersi anche i compagni di viaggio con cui manifestare. Se a Salvini piace manifestare con CasaPound, si accomodi, io ho un’idea molto diversa della politica”.
Salvini contro tutti
Durante il discorso alla piazza, Matteo Salvini ne ha per tutti. A partire ovviamente dal premier Matteo Renzi: “E’ il servo sciocco al servizio di Bruxelles”. Attacco anche nei confronti della politica industriale del governo – “Noi stiamo con i piccoli, Renzi ha scelto Confindustria” – e della riforma della RAI: “Facile fare la morale col portafoglio pieno”. Da Salvini stoccate anche al vecchio esecutivo dei tecnici, partendo dalla riforma del lavoro: “Cancelleremo la legge Fornero”. Poi il leader della Lega torna sul pezzo forte, rappresentato dalla battaglia contro gli immigrati: “No ai campi rom, andate a fare i rom da qualche altra parte. Prima vengono i nostri disoccupati”. E a proposito delle rapine e delle reazioni degli esercenti, il leader leghista va giù duro: “Non esiste eccesso di legittima difesa”.
Salvini, l’endorsement di CasaPound
Dal palco della manifestazione arriva anche l’endorsement ufficiale da parte di CasaPound: “Salvini è assolutamente l’unico leader da contrapporre a Renzi. Non ce ne sono altri oggi in Italia e dobbiamo sostenerlo con tutte le nostre forze, e sono sicuro che vinceremo”. A parlare è Simone Di Stefano, numero due del movimento, che aggiunge: “Condividiamo ogni singola parola del progetto di Salvini”, a partire dai “tre capisaldi: no euro; stop immigrazione, perché non c’è più posto per nessuno; prima gli italiani, prima degli altri, prima di tutti”.