Decreto scuola, dal PD posizioni differenti
Sul tema delle detrazioni fiscali per chi sceglie le scuole paritarie si sono espressi oggi due esponenti del Partito Democratico: Giuseppe Fioroni e Pippo Civati. Fioroni (ex ministro dell’Istruzione nell’ultimo governo Prodi) è pro scuole paritarie, mentre Civati si schiera a sostegno della laicità e del pluralismo di forme di educazione ed istruzione. Entrambi i politici hanno rilasciato un’intervista a Repubblica in merito al decreto sulla scuola che il governo si appresta a varare.
Decreto scuola, non c’è identità di vedute
Per Giuseppe Fioroni, esponente cattolico del PD “se le scuole materne paritarie cattoliche e comunali chiudessero, oltre il 30 per cento dei bambini non potrebbe avere la scuola materna. La libertà di scelta sancita dalla Costituzione non deve essere una libertà solo per chi se lo può permettere. Il meccanismo della detrazione fiscale, che è la nostra battaglia, è compatibile anche con la scarsezza di risorse di questi tempi”.
“L’obiettivo è sostenere la scuola pubblica” dichiara invece Civati “Dopo le esperienze nelle regioni amministrate dalla destra che hanno abusato di questo strumento, di fatto è stato impoverito, se non annichilito, il diritto allo studio. Inoltre difendo il concetto di laicità che sembra scomparso in un momento in cui a livello internazionale si parla di integralismi e fanatismi. E a livello nazionale si discutono temi sensibili come matrimoni gay e fine vita, per non parlare degli sconti fatti alla Chiesa con l’Imu. Non sono forse detrazioni, quelle? Sono pronto a discutere di misure del genere, solo una volta che la scuola pubblica sia stata messa in sicurezza con le risorse necessarie”.