Come ogni lunedì sera, è stato presentato nel corso del Tg La7 di Enrico Mentana il sondaggio Emg sulle intenzioni di voto e la fiducia nei leader politici, cui si affianca questa settimana l’opinione degli italiani rispetto agli effetti che il Jobs Act potrà avere sull’occupazione.
Per quanto concerne le intenzioni di voto, il Partito Democratico è pressoché stabile rispetto alla rilevazione precedente e si attesta al 37,1%. La Lega Nord sfrutta il vento a favore proveniente dalla manifestazione di sabato in Piazza del Popolo a Roma e avanza fino al 15,9%, strappando probabilmente consensi alle due forze politiche che evidenziano questa settimana una variazione significativa al ribasso: il Movimento 5 Stelle, che perde mezzo punto ed ora è accreditato del 19,6%, e Forza Italia, arretrata al 12%. In crescita anche Fratelli d’Italia, che divideva la piazza con Matteo Salvini e si attesta così al 4,1%. Pressoché invariato il dato di SEL (4%) e NCD-UDC (3,1%).
Guardando ai dati per coalizione, se ancora possono avere un senso le alleanze del 2013, il centrosinistra è ancora nettamente in vantaggio con il 42,5%, ma il centrodestra – sotto la spinta soprattutto della Lega Nord – raggiunge oggi il 35,1%. Inoltre, il sondaggio Emg mostra variazioni minime e nel complesso poco significative sia per quanto riguarda la percentuale di elettori che intendono astenersi (42,4%), sia per la quota di intervistati che si dichiarano indecisi (18%).
La “classifica” della fiducia nei leader politici vede stabilmente in testa il Capo dello Stato Sergio Mattarella con il 49% (dato invariato rispetto alla scorsa settimana), mentre si registrano variazioni al ribasso per Matteo Renzi (32%, -1), Silvio Berlusconi (14%, -2), Beppe Grillo (12%, -1) e Nichi Vendola (9%, -1). Nonostante la piazza di Roma e il dato positivo delle loro forze politiche, resta invariata la percentuale di elettori che dichiara di avere fiducia in Matteo Salvini (22%) e in Giorgia Meloni (16%).
Infine, come annunciato, il sondaggio Emg di questa settimana si sofferma sul Jobs Act, evidenziando come meno di un elettore su quattro (23,9%) ritenga che il provvedimento emanato dal Governo Renzi favorirà l’occupazione, mentre quasi un terzo (32,1%) è pessimista. Il tema è visto, però, probabilmente come molto tecnico dagli italiani e così ben il 44% non si ritiene sufficientemente informato o non si esprime.