Sondaggio Politico Ixè: poca fiducia sul Jobs Act
Dopo aver analizzato l’elettorale, in questo articolo sarà analizzato il sondaggio politico Ixè commissionato dal programma Agorà. Davvero numerosi gli argomenti trattati, si va dalla classifica fiducia verso i leader politici al gradimento del Jobs Act, passando per i giudizi sulla responsabilità civile dei giudici e i rapporti tra Grecia e Europa.
Sondaggio politico Ixè del 25-02-2015
Come è variata la fiducia degli italiani verso i principali attori politici e verso l’esecutivo? Vola addirittura sopra il 70% la fiducia verso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in aumento del 3%. Sale anche la fiducia verso il Presidente del Consiglio, +2%, che arriva al 42%. Al terzo posto si classifica Matteo Salvini che passa dal 24% al 25%. Più indietro gli altri: Landini è al 19% (+1%), Grillo al 13% (-1%), Alfano al 12% (=) e Berlusconi all’11% (=).
Se si guarda al governo, invece, la settimana appena passata è positiva, la fiducia infatti passa dal 33% al 35% tornando al livello del 13 febbraio. Analizzando questo dato si può notare come siano aumentate le percentuali delle persone che dichiarano di averne molta, (6%// +1%) e abbastanza, (29%//+1%), scendono quelli che sostengono di averne poca (36%// -2%) , mentre restano stabili quelli che non nutrono nessuna speranza (29%).
L’istituto guidato da Roberto Weber successivamente ha stimato il potenziale elettorale di un’eventuale movimento politico guidato da Landini. Secondo la ricerca l’eventuale partito alla sinistra del Pd potrebbe variare dal 4,2% al 7,2%.
Passando alla situazione politica, come si pone il campione analizzato rispetto al Jobs Act? Non arrivano risposte soddisfacenti per il Premier e il Ministro Poletti, poiché solo il 3% dichiara di avere molta fiducia nella riforma e solo il 26% ne nutre abbastanza. Tra quelli che lo giudicano insufficiente (62%), uno su due ha poca fiducia mentre il 19% non ne ha alcuna.Viene accolta positivamente, invece, l’altra riforma promossa dal governo in questi giorni, quella che riguarda la responsabilità civile dei giudici che trova il favore del 65% dell’insieme ascoltato e la contrarietà del 29%.
Le successive due domande riguardano il numero uno della Lega Matteo Salvini. E’ stato chiesto agli italiani sia se vedono Salvini come nuovo leader del centro-destra, sia se lo ritengono un credibile candidato premier.
Analizzando il primo quesito si nota come i sì sono solamente il 30% del campione totale contro un 58% che non crede realizzabile in questa possibilità. La situazione viene ribaltata quando si guardano i dati provenienti dal totale dagli elettori di centro-destra e dalla Lega. In questo caso, rispondono affermativamente rispettivamente il 56% e il 76%. Particolarmente interessante notare cosa succede in Forza Italia in cui avviene una bocciatura senza appello tra gli elettori azzurri per Salvini: i no sono 43% e i sì solamente al 16%. Alta in questo caso anche la percentuale di quelli che non si esprimono a tal proposito.
Chi crede invece al Salvini Premier? L’opinione prevalente è il no che viene pronunciato da 6 intervistati su 10, i sì sono al 27% e i “non saprei” al 12%. Anche in questo il segretario del Carroccio ottiene la maggioranza tra gli elettori che si dichiarano di centro-destra (53%) e tra quelli della Lega (73%). Ancora più negativa, però, la risposta che arriva dagli elettori di Silvio Berlusconi: solo uno su dieci ritiene credibile quest’alternativa.
Per concludere si passa al “sentiment” sulla politica estera già toccata da altri articoli pubblicati da Termometro Politico. Per la maggioranza degli italiani ascoltati (42%), le politiche di Tsipras stanno dando una possibilità alla Grecia, mentre solo il 27% crede che con l’accordo con l’Europa stia tradendo le promesse elettorali. Prevale con il 35% di consensi l’idea che il braccio di ferro tra governo Ellenico ed Europa sia stato vinto da Bruxells. Il 29% pensa, invece, che da questa decisione possano trarne beneficio entrambi, mentre solo il 21% crede che si sia avvantaggiata Atene.