Corruzione, arrestato a Palermo presidente Camera di Commercio per estorsione
Corruzione, una mazzetta da 100 mila euro. È stata la prova lampante che ha portato all’arresto di Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio arresto di Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo e vicepresidente di Gesap (società che gestisce l’aeroporto Falcone e Borsellino del capoluogo siciliano).
L’arresto risale a ieri pomeriggio quando i carabinieri hanno raggiunto la Camera di Commercio nella centralissima via Amari e portato via Helg. Stamani come riporta l’agenzia di stampa AdnKronos il suo avvocato, Fabio Lanfranca, avrebbe chiesto i domiciliari per il proprio assistito.
Arrestato in flagranza di reato
L’arresto è avvenuto in flagranza di reato proprio mentre il Presidente della Camera di Commercio riscuoteva una tangente di 100 mila euro.
Gli inquirenti hanno trovato una busta con 30mila euro in contanti sulla scrivania e un assegno da 50mila nella tasca della giacca di Helg. Ora un passo indietro sulle indagini.
L’accusa mossa contro Helg è quella di estorsione. Le indagini, infatti, sono partite proprio dopo la denuncia del commerciante affittuario di un locale di ristorazione negli spazi commerciali dell’aeroporto di Palermo che voleva rinnovare il contratto per tre anni a condizioni più favorevoli. Per questo si è rivolto proprio al Presidente della Camera di Commercio nonché vicepresidente di Gesap.
Con la prima che detiene il 22,7% della seconda (il resto è in mano a Comune e Provincia): nessun conflitto d’interessi? Sorvoliamo. Ecco che si arriva all’estorsione. Helg ipotizza una difficoltà di rinnovo del contratto, sempre che il commerciante non paghi una mazzetta da 100mila euro: 50mila in contante e 50mila con un assegno in bianco da pagare a rate di 10mila. Tutta la scena è stata intercettata dalla polizia giudiziaria. Poi l’arresto. Subito interrogato, affermano i magistrati, il presidente ha fatto “rilevanti ammissioni” ai fini dell’inchiesta. Ora si trova nel carcere di Pagliarelli.
Helg sull’argomento corruzione
Prima Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia e delegato nazionale alla Legalità, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Ora Helg. Volto antimafia, da sempre paladino della legalità palermitana. “Da anni sostengo che la lotta al racket vada fatta tutti insieme e non una associazione contro un’altra: questa è una strategia di basso profilo e che non porta buoni frutti” diceva qualche mese fa il vicepresidente di Gesap attaccando la Confindustria palermitana. Oppure si concedeva languide celebrazioni di Libero Grassi “perché accusò Confindustria di cui era associato”. E ci rimise la vita. Ma, assicurava, “oggi le associazioni sono profondamente cambiate e c’è un sistema che ha fatto squadra e che funziona”.
Giacomo Salvini