Netanyahu in un discorso al Congresso Usa chiama l’Iran “minaccia per il mondo intero” e fa arrabbiare Obama che decide di non incontrarlo.
Lo show elettorale
A due settimane dalle elezioni legislative in Israele, Netanyahu ha messo in scena un vero e proprio spot elettorale davanti al Congresso Usa. Il premier è stato invitato dallo speaker repubblicano Joe Boenher, l’iniziativa ha scavalcato la Casa Bianca; Netanyahu è tornato in Israele senza incontrare né il Segretario di Stato John Kerry né il Presidente Obama. Quest’ultimo ha aspramente criticato il suo discorso.
Netanyahu ha castigato la politica di Obama sull’accordo nucleare con l’Iran dicendo che “non farà altro che spianargli la strada verso la bomba”. Non ci si può fidare dell’Iran, questo il punto centrale del discorso pronunciato dal premier israeliano. Con Teheran, che “nasconde e imbroglia”, meglio “nessun accordo” che un “cattivo accordo”.
Nancy Pelosi, leader democratico, ha dichiarato di aver quasi pianto durante il discorso per quanto Netanyahu ha insultato l’intelligenza degli americani. Una cinquantina di deputati democratici ha lasciato l’aula prima della fine: il premier ha comunque ricevuto applausi da entrambi gli schieramenti.
Obama sugli scudi
“Nulla di nuovo” queste sono state le prime parole di Obama a commento del discorso. “L’alternativa offerta dal premier è nessun accordo – ha aggiunto l’inquilino della Casa Bianca – così l’Iran potrà accelerare il perseguimento del suo programma nucleare senza essere sottoposto a nessun controllo”.
Dal ministero degli Affari Esteri iraniano hanno commentato “un discorso noioso e ripetitivo”. Marzieh Afkam, ministro di Teheran, ha rilevato come sia stato “iranofobico”, in sostanza “uno spot elettorale degli estremisti israeliani”.
Il leader dell’opposizione israeliana di centro-sinistra Isaac Herzog ha osservato che “dopo gli applausi, Bibi è solo ed Israele è isolato” e, per quanto il premier “abbia dimostrato di saper fare un discorso”, ha evidentemente “danneggiato il rapporto con gli amici americani e accresciuto la frattura con loro”.