Il terzo Restitution Day del Movimento 5 Stelle presenta una piacevole sorpresa per piccole e medie imprese e per giovani che vogliono accedere ad un finanziamento al fine di avviare un’attività: il microcredito 5 stelle. Cos’è nello specifico? “Sono soldi derivanti dai nostri stipendi parlamentari tagliati e messi a disposizione di piccole aziende, imprenditori, commercianti e giovani che vogliono intraprendere un’attività imprenditoriale” ha dichiarato questa mattina Luigi Di Maio in una conferenza stampa che “appositamente per stare in mezzo alla gente” si è tenuta nel mercato del Testaccio a Roma. “Con il micorcredito 5 stelle le persone otterranno il finanziamento ad un tasso bassissimo e dopo tre mesi inizieranno a restituire i soldi che a loro volta serviranno a finanziare altre imprese; si attiverà così un circolo virtuoso che nei prossimi 10 anni ci consentirà di aiutare oltre 40 imprese al mese”. ”Sappiamo bene” continua Di Maio “che il problema per aziende, piccoli imprenditori e commercianti, non sono solo i soldi ma anche le lungaggini burocratiche. Per questo abbiamo creato un sito, www.microcredito5stelle.it che ha l’obiettivo di aiutare i cittadini a superare gli ostacoli”.
Restitution Day, Di Maio: “Aiuteremo un’impresa al giorno per oltre 10 anni”
Il vicepresidente della Camera ha lanciato anche un appello alle altre forze politiche: “In due anni il movimento è riuscito a restituire 10 mln di euro. Quanto potremmo aiutare le imprese se lo facessimo tutti? Per questo lancio un appello, il Paese ne ha bisogno. Il fondo in cui i grillini versano parte dei loro stipendi e diaria non serve solo a supportare imprese in difficoltà, ma anche a finanziare aziende che vogliono nascere ma non hanno i soldi per farlo. Vogliamo consentire a chi ha un’idea di impresa di mettersi in gioco, entrando a testa alta nelle banche, e non a testa bassa come avviene il più delle volte. Il percorso tracciato dai 5 Stelle prevede tre step per accedere al microcredito: bisogna recarsi nell’ufficio più vicino di consulenti del lavoro perchè con loro abbiamo attivato una partnership gratuita. A questo punto c’è il passaggio ad un intermediario, possono essere le Poste o un istituto di credito, per accedere a un fondo che non chiede garanzie reali. Si può entrare a testa alta perchè stavolta l’idea prevale su tutto. Una volta presentate le carte e approvato il progetto, trascorrono 10 giorni per avere il finanziamento”.
Aiuteremo un’impresa al giorno per oltre 10 anni. Grazie ai soldi dei nostri stipendi. Oggi è partito il… http://t.co/oQUB27vaBp
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 4 Marzo 2015
“Noi” conclude Di Maio “abbiamo voluto creare un percorso per accedere al fondo e se i cittadini dovessero trovarsi davanti a scuse improbabili, abbiamo un servizio di mail assistita per supportarli”.
A fare eco al Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio sono altri due esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista e Roberto Fico. “È una cosa buona, datecene atto. Un mare è fatto di tante gocce, se gli altri facessero lo stesso potremmo dare molto, molto di più alle imprese”.
“Oggi si compie un altro tassello del programma con il quale ci siamo presentati alle elezioni nel 2013” conclude Roberto Fico. ”Passo dopo passo cambieremo il Paese, con le norme e un mutamento culturale. Il taglio degli stipendi non è solo un atto politico che si contrappone alla scarsa politica dei partiti. È un atto di costruzione di una cultura che dovrà cambiare l’Italia”.
I deputati del Movimento 5 Stelle danno infine appuntamento ai cronisti tra tre mesi al mercato del Testaccio, insieme ai primi imprenditori che hanno salvato le loro imprese o ne hanno aperta una grazie al fondo per il microcredito.
Erika Carpinella