Renzi in Russia, l’omaggio a Nemtsov poi l’incontro con Putin. La visita del premier in Russia parte da lì, dal ponte nei pressi del Cremlino, dove il 28 febbraio è stato ucciso l’oppositore di Vladimir Putin. A seguire, l’incontro prima con il premier Medvedev, poi quello con il presidente russo. All’ordine del giorno, la questione Ucraina, le sanzioni e le ripercussioni di queste sugli scambi commerciali tra Roma e Mosca.
L’omaggio a Boris Nemtsov
L’omaggio a Boris Nemtsov è stato il primo doveroso passo compiuto da Renzi in Russia. Pochi minuti in silenzio su quel ponte dove da quasi una settimana russi e stranieri hanno contribuito a formare un vero e proprio letto di fiori. Anche il nostro premier ha voluto lasciare il suo omaggio a quello che è stato l’oppositore di Putin: sei garofani rosa, come vuole la tradizione russa, racchiusi in una coccarda tricolore. Subito dopo, presso l’ambasciata italiana, Renzi ha incontrato una delegazione di imprenditori e dirigenti di aziende italiani in Russia.
A Mosca, in memoria di Boris Nemtsov pic.twitter.com/xFBeKAmSVM
— Matteo Renzi (@matteorenzi) March 5, 2015
Questione Ucraina e Medio Oriente
La visita del nostro premier in Russia ha come obiettivo quello di sensibilizzare il governo di Mosca sulle due questioni del momento: Ucraina e Medio oriente. La finalità, come dichiarato dal viceministro degli esteri Lapo Pistelli, è dunque quella di “indurre in ore complicate, dopo l’omicidio Nemtsov, la Russia a ridiventare un partner responsabile nell’implementazione degli accordi di Minsk, quindi lavorare con i separatisti per riportarli a una corretta implementazione degli accordi di Minsk. Sull’altro fronte, dato che la Russia è un attore globale membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu e ha numerose proiezioni in Medio Oriente, acquisire una collaborazione sui delicati dossier mediorientali, dalla Libia alla Siria e altri”.
Lavrov “Interesse reciproco preservare cooperazione Italia-Russia”
I rapporti tra Mosca e l’Europa non sono idilliaci. A risentirne, ovviamente, sono anche quelli tra Roma ed il Cremlino. Ne è consapevole il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov che non nasconde però il reciproco interesse dei due paesi, Italia e Russia, di “preservare la cooperazione bilaterale costruita in molti anni”. A subire una contrazione sono stati anche i flussi turistici e, come ha sottolineato ancora Lavrov, “questa situazione non risponde agli interessi fondamentali dei nostri Paesi”.
Renzi “Non esiste alternativa a soluzione politica e diplomatica”
Iniziando l’incontro con il premier russo Medvedev, Matteo Renzi in merito alle crisi internazionali ha voluto ribadire che “non esiste alternativa a una soluzione politica e diplomatica”. Medvedev si è invece voluto soffermare proprio sui rapporti bilaterali, soprattutto quelli “economico-commerciali che di certo sono influenzati dalle attuali relazioni russo-europee”. L’auspicio del premier russo è che i rapporti tra Mosca e Roma possano continuare a svilupparsi “malgrado, certo, pesi la situazione generale che si è creata nelle relazioni russo-europee”.
“Questioni fondamentali cooperazione italo-russa”
Dopo l’incontro con Medvedev, Renzi è atteso al Cremlino per il faccia a faccia con Vladimir Putin. “La riunione affronterà tutte le questioni fondamentali della cooperazione italo-russa, così come problemi di attualità internazionale. E su questo, naturalmente, si concentrerà sulla crisi in Ucraina, e gli italiani si aspettano che ci sarà un ampio scambio di vedute sulla questione libica e anche, naturalmente, sulla situazione in Medio Oriente, e il conflitto siriano” a renderlo noto è l’aiutante presidenziale russo Yury Ushakov.
Renzi chiama i russi all’Expo
Intanto Renzi ha voluto rinnovare il suo invito a Putin a partecipare all’Expo. L’ho ha fatto nel corso di un’intervista alla Tass. Nel corso del colloquio con Medvedev, il presidente del Consiglio ha inoltre auspicato “una buona presenza dei suoi concittadini a partire dall’Expo a cui la Russia ha dato un contributo importante”.
Dossier libico “prioritario” per il premier
Quanto alle questioni internazionali, il nostro premier confida molto “nell’aiuto che il presidente russo Putin e la federazione russa possono dare nel Consiglio di sicurezza perché il ruolo della Russia nella questione libica, anche alla luce dei legami storici tra Russia ed Egitto, può essere molto importante”.
“Molti dossier da affrontare insieme”
L’atteso incontro tra Renzi e Putin è iniziato con un’ora di ritardo. Il premier ha voluto ricordare il loro precedente incontro avvenuto a Milano, sottolineando però che quella di oggi “è la prima volta che accade al Cremlino e questo per noi è molto importante”. Aggiungendo che “ci sono molti dossier da affrontare insieme”. Le prime parole dello zar sono state invece per Samantha Cristoforetti. La prima italiana nello spazio ruba la scena, almeno davanti alle telecamere, agli altri temi oggetto del colloquio tra i due leader politici. Putin ha anche voluto sottolineare come il dialogo tra Roma e Mosca sia “molto attivo”.