Uno tra Marina Berlusconi, Barbara o Pier Silvio succederà a Silvio Berlusconi nelle vesti di politico. Ne sono convinti tantissimi osservatori della scena politica che da tempo scommettono su una soluzione interna all’ambito familiare.
Oggi a firma di Daniele Manca il Corriere della Sera pubblica una lunga intervista a Marina Berlusconi in cui difende a spada tratta suo padre “ha subito in vent’anni una persecuzione giudiziaria senza precedenti, è stato il bersaglio di organi di informazione che dividevano con un gruppo di toghe ideologie, interessi, obiettivi. La presunzione di colpevolezza ha sostituito quella d’innocenza, l’incertezza del diritto ha stravolto i principi giuridici. E si è arrivati persino a celebrare processi su reati confezionati su misura”.
Marina Berlusconi nell’intervista si esprime anche su Renzi “si è presentato bene, niente da dire. Le immagini e le parole giuste. Il solo fatto che abbia conquistato il Pd suona come la negazione di quello che la sinistra ha fatto e predicato in questi vent’anni, la certificazione della sua sconfitta”. Tuttavia esprime un “giudizio negativo sul governo. È giusto creare un clima di ottimismo e fiducia, ma attenzione: più forti sono le aspettative che si generano, più gravi saranno i danni se alle promesse non seguiranno i fatti. Purtroppo, è quello che sta succedendo, al di là del fumo alzato con i tweet, le slides, qualche pesciolino rosso in più e qualche auto blu in meno”.
Marina Berlusconi affonda cosi sul premier in carica: “Più che il nuovo che avanza, a me il premier sembra il nuovo che arretra. Sul decreto lavoro, il dietrofront dettato dalla sinistra Pd ha del clamoroso”. Quando il giornalista chiede “Anche il ventennio berlusconiano viene vissuto come un naufragio” la figlia del fondatore di Forza Italia risponde cosi: “Mi costringe a tornare sulla politica… Intanto il cosiddetto ventennio berlusconiano in realtà non è neppure un decennio, per il tempo restante ha governato la sinistra”.
Qualche domanda dopo nella domanda vengono citati Bonaiuti, Bondi e qui Marina Berlusconi replica “Lasciamo stare i nomi, ma di fronte a questo resto allibita. Mi chiedo: ma questi signori dov’erano, che cosa facevano? Non li sfiora il sospetto di essersi dimostrati a dir poco inadeguati? E che senso ha ripetere che Forza Italia non ha un progetto politico?”.
Ultima stilettata all’ex pupillo di Berlusconi Alfano: “Se di tradimento dobbiamo parlare, direi che queste persone hanno innanzitutto tradito se stesse e la propria storia. Consegnandoci una granitica certezza: l’unica cosa in cui sono grandi è la mediocrità. Il dissenso è ovviamente legittimo, ma ci sono anche i modi e i tempi giusti per esprimerlo. Quando poi si scopre che spesso dietro certe “nobili” prese di distanza ci sono in realtà soltanto faide di potere o fame di poltrone, il tutto diventa, se possibile, ancora più avvilente”
L’intervista a Marina Berlusconi si chiude sul suo possibile impegno in politica: “Per la politica ho un grande rispetto, la seguo dall’esterno con attenzione, ma il mio posto è nelle aziende, questo è il lavoro che mi piace fare. E poi questa storia della trasmissione dinastica non mi ha mai convinto. La leadership non si eredita, bisogna sapersela costruire, passo dopo passo, nel tempo, con umiltà, sacrificio, passione. E soprattutto con rispetto: per se stessi e per gli elettori”. Marina Berlusconi rifiuta l’accostamento a Marine Le Pen “cresciuta a pane e politica” ma aggiunge “so che nella vita non si può mai escludere nulla. Quindi, oggi è così. Un domani, se capitasse, la politica, chissà…”.