Paolo Pillitteri (Psi): “Togliermi il vitalizio mi cambierà la vita”

Pubblicato il 5 Marzo 2015 alle 15:13 Autore: Daniele Errera

Chi ha avuto il pane ieri non ha i denti oggi. Può esser così declinato il famoso proverbio nostrano, da parte di più e più famiglie dal reddito medio basso, subito dopo l’intervista che Paolo Pillitteri ha concesso all’emittente radio ‘La Zanzara’.

Paolo Pillitteri, famoso per esser stato fra i più importanti leader del Partito Socialista Italiano (deputato, sindaco di Milano e cognato di Bettino Craxi, il numero 1 – Craxi – del Psi tra la seconda metà degli anni 70’ e la prima degli anni 90), ha parlato della vita extra politica. E, soprattutto, i conduttori si sono incentrati sul lato retributivo. Di vitalizi si parlava a La Zanzara. Pillitteri si difende, serra i gomiti con la seguente affermazione: “se mi tolgono 3mila euro al mese ho un po’ di difficoltà ad arrivare alla fine del mese, è una vendetta postuma inutile. Non hanno altri argomenti, vogliono offrire al popolo scalpi e cappi sventolati dopo 20 anni dalla mia condanna e 15 anni dopo la mia riabilitazione”. Ed aggiunge: “sono stati cancellati gli effetti della pena. ho pagato il mio debito con lo Stato e la società”. Parla della condanna subita per ricettazione e finanziamento illecito dei partiti. Erano i primi anni 90’, vi era l’inchiesta ‘Mani Pulite’. Era il periodo di Tangentopoli.

Pillitteri

Pillitteri: “Ho altro a cui pensare”

“Facciano quello che vogliono – continua l’ex Psi circa i suoi 2.900 euro mensili di vitalizio – ho altre cose a cui pensare”. Parla di ingiustizia e di illogicità visto che fino ad oggi si è andati avanti così. “Certo, togliermi quei soldi – conclude – mi cambierà la vita, ma non morirò di fame, anche se ho una certa età e non sono ricchissimo”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
Tutti gli articoli di Daniele Errera →