Prescrizione, Ncd rassicura: nessuno strappo
Ieri, 4 marzo, la Commissione Giustizia della Camera è stato teatro di una spaccatura in seno alla maggioranza di governo. Il pomo della discordia in questo caso è stata la proposta di modifica per la riforma della prescrizione per i reati di corruzione, che come previsto si sarebbero dovuti allungare. Ncd, partito di Governo, si è schierato contro questa proposta, votando contro assieme a Forza Italia. La modifica è stata comunque approvata grazie al voto favorevole di Pd, Sel e Scelta Civica, con una politica astensione del Movimento 5 Stelle.
A causa di questa spaccatura, l’arrivo del disegno di legge sulla corruzione alla Camera slitta di 2 settimane, durante le quali, evidentemente, si proverà a ricucire lo strappo. Una strappo che, tra le altre cose, si incunea in una condizione politica particolare: l’avvicinamento di Democratici e Cinquestelle, che sulla questione Rai hanno iniziato a dialogare, aprendo, per i più disponibili e fiduciosi tra ambedue le parti, la speranza di un lavoro costruttivo sul medio e sul lungo periodo. La particolarità di questa piccola tempesta perfetta (defezione Ncd sul voto in commissione ed avvicinamento del Movimento al Pd) mette in luce l’interessante prontezza di riflessi del segretario Alfano, che appena oggi ha infatti dichiarato: “Ho parlato col ministro Boschi: siamo vicinissimi a un accordo, troveremo la quadra”, andando poi con estrema celerità a liquidare ogni dubbio sulla solidità dell’intesa della maggioranza, aggiungendo che: “E’ davvero fuori luogo ogni enfatizzazione dell’argomento come se fossimo in un momento di spaccatura della maggioranza. Siamo in un avvio di percorso parlamentare, è normale che ci siano posizioni diverse su alcuni aspetti, ma troveremo l’intesa in tempi rapidissimi”. A suo sostegno è inoltre giunto un altro esponente di Ncd, il viceministro alla Giustizia Enrico Costa, che ha rincarato la dose dichiarando che: “Troveremo un accordo tenga conto dell’esigenza di non scaricare sui cittadini la lentezza della giustizia”.
Essendo all’opposizione, Forza Italia si è invece dimostrata meno propensa alla ricerca di un dialogo rispetto al partito di Alfano (con cui ha votato assieme), dichiarando tramite l’on. Prestigiacomo che: ” Se vogliamo consegnare la giustizia italiana al fallimento totale, la ricetta del governo Renzi sulla prescrizione è quella perfetta”, ed esprimendo così una polemica concettuale sulla proposta del governo.
Prescrizione, Sabelli attacca: “Andrebbe riscritta radicalmente”
Un’altra polemica, di forma e contenuti ovviamente diversi (anzi, diametralmente opposti) è arrivata anche Rodolfo Sabelli, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, che parlando a Radio24 ha affermato: “La prescrizione? Andrebbe riscritta radicalmente, tutta da capo, temo che si stia facendo quello che a Roma si dice una romanella”, aggiungendo poi che: “nel momento in cui si aumentano le pene, bisogna prevedere degli sconti di pena per coloro che collaborano, cosa che è già prevista per la mafia, per la criminalità organizzata. Anche prevedere l’estensione degli strumenti di indagine previsti per la mafia sulla corruzione. Prendiamo atto che la corruzione è quello che è, diffusa, prendiamo atto che spesso è collegata ai fatti di criminalità organizzata, e quindi trasferire quello che vale lì'”.