Verso Roma 2024: mancano poco più di 600 giorni alla conclusione della corsa Olimpica che terminerà a Lima nel settembre 2017 quando in occasione della 130/a sessione del Cio sarà votata la città organizzatrice dei Giochi Olimpici 2024.
Dopo l’esito – negativo – del referendum di Amburgo lo scorso week end le pretendenti si sono ridotte a 4: Roma, Parigi, Budapest e Los Angeles. Il no alla candidatura della città tedesca ha ottenuto circa il 52% dei voti. Per la seconda volta in due anni la Germania boccia un tentativo olimpico.
La sensazione, dopo il ritiro della città tedesca, è che si vada verso un derby tra Roma e Parigi. Il dietrofront di Amburgo è stato accolto dal Coni e dal comitato promotore in maniera – ovviamente – positiva, soprattutto perché in questo modo tornano a disposizione i – circa – 10 voti tedeschi e i rapporti tra il Coni e Bach ( presidente del Cio, che non parteciperà comunque al voto) sono molto solidi.
Inoltre a differenza di quanto fatto da Renzi,Hollande e Orban, Obama non ha ancora fissato alcun appuntamento ufficiale al Cio e poco ha detto sulla candidatura di Los Angeles. Possibile quindi che fino a settembre 2017 almeno una delle quattro candidature venga ulteriormente meno. Attualmente le candidature più solide sembrano essere proprio quelle di Roma e Parigi: se la città italiana deve comunque far fronte a una serie di problematiche legate alla gestione interna che negli ultimi anni ne hanno in parte minato la credibilità internazionale, per la capitale francese sarà necessario capire quali potrebbero essere gli effetti dei recenti attentati sulla candidatura.
A Roma nasce il Comitato dei Garanti
Intanto a Roma – come riporta Ansa – è stato è stato costituito un Comitato di Garanti per definire la strategia di sviluppo della candidatura olimpica e attivare procedure e proposte normative che garantiscano trasparenza e legalità. La squadra, varata dal Comitato promotore di Roma 2024 presieduto da Luca di Montezemolo, è composta da Raffaele Squitieri, Enzo Moavero Milanesi, Giorgio Santacroce, Livia Pomodoro e Giovanni Legnini.
Una scelta per far si che la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 possa essere all’insegna della piena trasparenza e della legalità garantendo il rispetto delle regole, la certezza dei tempi e la correttezza delle procedure e lasciando in eredità al Paese un modello di gestione amministrativa sfruttabile anche in futuro.